Cara me del futuro,
che fai? come stai soprattutto? ho pensato tanto se scrivere questa sorta di lettera (credo io possa chiamarla così) poi sono giunta alla conclusione che mettere per iscritto tre\quattro pensieri, credo possa solo che farmi bene, poi vedrò se effettivamente inviartela o meno. Avrei così tante cose da chiederti, così tanti dubbi da chiarire, ma partiamo con ordine:
come va la scuola?
ora sono in terza liceo, fine terza liceo (scrivo il 19\05\22), e ti giuro sono esausta, questo anno, sotto il punto di vista scolastico, è stato letteralmente devastante, azzarderei a dire il peggiore della mia vita fino a questo momento. E' stato un anno faticoso, lungo, strano ma pieno di situazioni positive (e non solo); un anno in cui però ho dato (e sto continuando a dare, visto che mancano 12 giorni alla fine) tutta me stessa, letteralmente ho dedicato anima, corpo (e tante lacrime) allo studio cercando (e in gran parte delle volte) riuscendo ad ottenere ciò che volevo. Ma è proprio da qua che potrei partire con un discorso infinito su quanto questo mi abbia logorato dentro, sotto tutti i punti di vista. A partire dal fatto che questo grande profitto, pur essendo sicuramente tutta farina del mio sacco, deriva da una forte insicurezza di me stessa che mi ha portato a fare tanti, tanti, tantissimi paragoni con le persone che mi circondano, arrivando addirittura a mettermi in competizione con l'unica persona con la quale questo non doveva proprio accadere, una persona che però nel corso di quest'anno mi ha aiutato in modo non indifferente, una persona che nonostante tutto ci è stata e, se pur inconsapevolmente, ha fatto tanto per me.
Una persona che però, allo stesso tempo, è stata causa della maggior parte delle mie sofferenze, una persona che pur non facendo assolutamente nulla, pur non impegnandosi volontariamente risultava (e risulta, ancora oggi, ai miei occhi) migliore di me, sotto tutti i punti di vista. E, ironia della sorte, questa persona è proprio la mia migliore amica. E' il pensiero più sbagliato che io possa avere, lo so marcella del futuro non ti preoccupare, ma sto provando, ti giuro, a lavorarci su. Fammi sapere se la situazione, quando starai leggendo questa lettera, se sarà cambiato affettivamente qualcosa, mi auguro con tutto il cuore di sì.
come va con te stessa?
sei riuscita a superare finalmente tutte quelle brutte insicurezze che ormai ti perseguitano da anni? Insicurezze che ancora oggi purtroppo mi condizionano, mi limitano e non mi permettono di sentirmi a mio agio in determinate situazioni. Insicurezze sia sotto il punto di vista caratteriale: sono introversa, troppo ansiosa, balbetto, mi precludo le cose; che sotto il punto di vista esteriore: mi vedo abbastanza bene ma le cosce\polpacci sono sempre li e talvolta vorrei proprio non averli, tagliarli, imparare a vivere senza. Ma poi ogni volta mi ripeto che, invece, dovrei imparare a vivere senza confronti, opinioni altrui che incasinano ancor di più la mia mente, paragoni e frivolezze. Perché si marcella, a 16 anni, mi faccio ancora influenzare troppo, troppissimo, da ciò che gli altri pensano di me, arrivando addirittura a farmene un problema se ad una persona non piace come sono vestita\come mi sta quella gonna\come sono i miei capelli. Si, lo so, sono proprio stupida.
Sto cercando di risolvere però un problema alla volta: non mi piacciono le mie cosce? vado in palestra; mi faccio troppe paranoie? provo a non pensare alle conseguenze delle mie piccole azioni; balbetto? provo a parlare piano. Ecco detto così sembra una passeggiata, peccato che non lo è, peccato che ho la testa dura ma il cuore fragile e crollo ad ogni singolo ostacolo, ma come dice sempre mamma: anche se in ritardo, io ci arrivo sempre (grazie papà per avermi trasmesso il gene sbagliato), quindi tempo al tempo.
Detto questo, ho paura del futuro, ho paura di qualsiasi cosa possa accadere, ho paura di perdere quel poco, ma davvero importante, che esiste per me. Ho paura ma vado avanti, spero almeno di essere brava a mascherarlo.
Buona vita marcella