Ciao Chiaré, come stai? Com’é andato questo salto nel vuoto? Sei partita dal volere scappare il più lontano possibile dall’inferno che c’é a casa tua a sentirti ancora un pesce ancorato da troppe alghe nel tuo acquario. Ora se qui, su questa sedia, in questo agriturismo a due mesi dalla partenza e l’ansia ti sta mangiando il petto. Non vedi l’ora di partire ma hai paura, paura che niente sarà più lo stesso. Sai cosa Chià? Io ho paura di perdere Peppi, di perdere Alessia, Ludovica, Lorenzo, Aurora. Ho paura di non essere pronta abbastanza, ho paura che non lo sarò mai. Ho come l’impressione che partirò e avrò quell’orrobile sensazione di aver scordato qualcosa. Però ou Chià Tritolo, ce l’hai fatta, ci sei riuscita, il tuo sogno più grande è dall’altra parte del mondo ad aspettarti. Spero che tu ti sia goduta ogni cosa, ogni chinelo, ogni canzone, ogni pianto, TUTTO. Se sei qui e stai leggendo questa lettera vuol dire che hai spaccato il culo al mondo, non potrei essere più fiera di te. DREAM BIG DON’T FEAR.
Chiara