Caro me,
sono i primi di ottobre ed il tempo qua a Roma è caldo e c'è il sole. Sono nel solito appartamento sporco e decadente, con il solito rubinetto che perde ed un problema nuovo ogni giorno, ma sono fiducioso per il futuro. Ho iniziato questa settimana la preparazione e sto provando i plantari che ho fatto, l'ennesimo tentativo di non far uscire i dolori ai tendini che stavolta so per certo che andrà a buon fine. Lo sento perché è così che deve andare. Mancano due anni alle olimpiadi e, se il destino ha veramente in serbo per me qualcosa come ho sempre pensato, questo è il momento in cui le cose devono iniziare a prendere la piega giusta.
L'obiettivo per quest'anno sarà quello di fare finalmente una preparazione prima di tutto senza intoppi, ma anche qualitativamente ottima, così da riuscire non solo a tornare ai tempi del 2018, ma cercare anche di andare a PB. Ho i mezzi per farlo e questa stagione deve necessariamente mettere le basi per quella che sarà la prossima, quella più importante, quella olimpica.
Con D. la situazione è molto incerta, lei adesso fa in modo di farsi sentire praticamente tutti i giorni, ed ancora devo capire quali sono le sue vere intenzioni. Probabilmente non lo sa neanche lei. Probabilmente non so neanche io se riuscirei a tornarci insieme, dopo quello che è successo, dopo la presa di coscienza che il raggiungimento dei miei obiettivi è possibile solo con una versione di lei accanto che non può essere quella del passato. Non devo perdere di vista la meta, la mia realizzazione personale.
Mi manca l'ultimo esame all'università, devo studiare per passare assolutamente l'appello di novembre così da preparare la tesi e laurearmi entro febbraio (almeno non pago le tasse dell'ultimo anno). Come obiettivo mi pongo quello di riuscire ad avere un quadro più definito di ciò che sarà meglio fare per il mio futuro lavorativo: un master, una magistrale in nutrizione, oppure qualcosa di totalmente diverso? Mi piacerebbe iniziare a studiare autonomamente marketing, so che sicuramente mi tornerà utile.
A casa le cose non vanno bene. Papà è peggiorato molto, sta entrando in una fase depressiva e nell'ultimo periodo passa le giornate a sedere sul divano. È il momento che prenda in mano la situazione e cerchi di risollevare le sorti di tutta la famiglia, anche cercando di essere più presente.
Passando agli obiettivi secondari, per quest'anno devo dimostrare a me stesso di essere in grado di organizzare alla perfezione vita sportiva e vita privata, cercando di farle coesistere senza farmi sopraffare dall'atletica. Inoltre voglio leggere almeno un libro al mese, ed acquisire varie conoscenze che mi permettano di riprogrammare il subconscio per iniziare a pensare sempre positivamente ed attrarre ciò che voglio dalla vita. Anche questa lettera rappresenta un inizio, qualcosa che mi aiuta a fissare le mie volontà così da vederle chiare nella mia mente.
So che non mi deluderò, e tra un anno esatto leggerò questa lettera orgoglioso del percorso che sto facendo.
Ad maiora,
il te stesso di anno fa
