Lettera pubblica

Ciao Serena, un altro anno è volato, un altro periodo di alti e bassi, che per quanto profondi ed oscuri ti avranno fatto indubbiamente maturare ed evolvere in idee e pensieri. Come stai? Hai fatto il resoconto della tua vision board? Cosa hai raggiunto? Sei soddisfatta? Io ora non so come vada e quello che tu stia facendo o addirittura pensando mentre leggi questa lettera, ma ho solo una curiosità, ti ricordi di averla scritta? Non fare quella faccia. Non è "cringe". Okay? 

Bene, dopo questa premessa è forse arrivato il momento di fare un resoconto del 2023. Sei pronta? Vado?

Cosa sei orgoglioso di aver realizzato? L'ascolto di me. E' sicuramente stato un anno duro, sofferto ed incredibilmente intricato, ma sentirsi a piano più centrati in sé, e avere il coraggio di sciogliere definitivamente i "traumi" generazionali. Del resto come dice l'immagine salvata nella libreria "Doing all this healing so I can be a Wise grandmother to divine daughters who set to live outside the cycle I broke for us".

Cosa hai superato quest'anno? Il vuoto, the numbness, pensavo di non potermi più emozionare, di non poter più leggere, cucinare o vedere un film. Tutto oggi profuma, tutto oggi ha sapore. 

Qual è stata una gioia inaspettata?  Trovarmi bene in uni, avere un piccolo circolo e sentire di nuovo il tremolio e l'ansia delle cotte.

Cosa hai imparato su te stessa quest'anno? Che l'emotività bruciata e nascosta mi ha reso disperata d'amore e di amare. Potrò essere una grande madre, potrò essere una grande moglie, amante e donna. So di poterlo essere. 

Cosa hai bisogno di lasciarti dietro in quest'anno passato? Le ossessioni, i dubbi, i tormenti, sono molto più di questi.

Per cosa hai bisogno di creare più spazio? Salute e prendermi cura di me. Mia madre e miei non l'hanno mai fatto, lo devo fare per me e il mio futuro. 

Che l'oggi tuo sia la continuazione del mio ieri, e l'inizio di un futuro glorioso. Ti voglio bene Sere.