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Lettera pubblica

Benvenut*! In questa pagina potete leggere una delle lettere pubbliche inviata da una persona al proprio io del futuro.


Lettera #
Scritta il 01 gen 2024

  Tempo trascorso: 365 giorni

Cara Giulia, 

è il 1 gennaio 2024. Hai appena ricevuto la lettera che avevi scelto di inviarti esattamente un anno fa. Hai scelto di non leggerla. Farebbe troppo male adesso, ma so che ci riuscirai. 

Il 2023 è stato un anno di contraddizioni: di viaggi e di scoperte di te stessa e del mondo; di lacrime, perdite, morti ingiuste. Non serve che ti descriva questa parte, perchè ti conosco abbastanza da sapere che non la dimenticherai affatto. E di una cosa oggi voglio dirti che sono convita: il 2024 sarà stato un anno migliore. Si dice sempre così, lo so, ma stavolta ne sono sicura. E se oggi faccio fatica a immaginarlo, un nuovo anno sereno e felice, spero che Capodanno 2025 sarà il saluto di 12 mesi meravigliosi.

Scriverti mi serve per tracciare una linea. E questa linea non può essere fatta di tratti sempre precisi. E' scostante, sottile, a volte ondulata, spessa, rigida, ad angoli retti. Ne esce un ricamo, una trama. E' il disegno della vita. Non si riesce a riconoscere guardandolo da vicino. Ecco perchè, ripercorrendolo negli anni, spero di trovarci me stessa. 

Nel 2023 si incontrano come in una danza morbide linee e coltellata appuntite. 

Ricorda i viaggi. Il calore di Napoli di inverno. La bellezza senza tempo di Matera. Il freddo e l'arte di Vienna. I colori, i profumi, le voci i sapori di Marrakech. Il thè alla menta bollente sotto il sole che scotta. I balli davanti al fuoco nel deserto nel campo beduino più all'occidentale che si potesse trovare. La pioggia di Madeira. I fiori gialli di Pico de Areiro. La notte di fronte al buio a pensare di essere circondati dall'Oceano. Fantasticare di avere una caravella, come quelle del 1400. Chiedersi se avresti avuto il coraggio di partire verso il nulla. 

Parigi. Sei salita al settimo piano del palazzo Unesco. Da lì potevi vedere la Torre Eiffel. Hai pianto perchè non ti sentivi all'altezza. Era giugno e c'era la festa della musica. Per le strade c'era festa tutta la notte. Folle di persone fuori dall'uscita della metropolitana ad ascoltare i musicisti. I palazzi di Parigi sono tutto ciò che un animo romantico può sognare. L'ultimo piano non può che essere dedicato a poeti e pittori, come scriveva Baudelaire. Le vie sono grandi. I parchi maestosi. Il Louvre trasuda arte anche dall'esterno. Hai perso l'aereo, conosciuto persone. Imparato a cavartela. 

Poi ti sei trovata a Pergine, fuori dalla chiesa, in un sabato pomeriggio di fuoco. Le rose bianche sulla bara. Non sembrava la vita vera. Non era giusto. 

Poi ti sei trovata a Legnago, pochi giorni prima di Natale, ma era per salutare la nonna l'ultima volta. Non era il momento. 

Ti sei sentita sola. Hai pianto perchè a 24 anni ti sentivi ancora una bambina. Cosa saranno i Natali?

Ti sei chiesta se esiste un momento giusto per morire. Se non varrebbe la pena morire quando si è più felici di vivere. 

A volte hai pensato che qualcuno avesse prosciugato l'aria dalla Terra. 

Sei tornata a respirare. 

Hai capito quanto è importante l'amicizia vera. Quanto siano fortunati i tuoi genitori ad avere tanti amici affianco. 

Inizi il 2024 e non sei la persona che eri prima. 

Porti dentro di te le domande dello zio. I suoi "Hai letto?", "Cosa ne pensi?", il suo sorriso tranquillo. La sua voglia di pace, con sé stesso e con gli altri. Per sé stesso e per gli altri. 

Ogni tanto penserai a quello che diceva la nonna "Fate quello che è giusto, non quello che vi conviene. Siate onesti, non furbi". Ci provi tutti i giorni. 

Era una persona "giusta". La vedi negli orti curati. Nei fiori sui balconi. Nelle calle bianche. Nei vestiti con i quadri incrociati bene. Nelle giornate in cui stai in compagnia di te stesso. Negli abbracci che dai quando sei felice di rivedere qualcuno. Nella curiosità di saperne tanto di tutto e nell'umiltà di pensare di non capirne abbastanza. Era forte, di buon senso, gentile. 

Inizi questo 2024 con tanta voglia di vivere. 

Finisci il 2023 con questa frase 

"You taught me the courage of stars before you left. How light carries on endlessly, even after deathWith shortness of breath.

You explained the infinite

And how rare and beautiful it is to even exist"

Con amore, 

                                               

                                                                                                                                                                                                         Giulia

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Scritta il 01 gen 2024 -> Ricevuta il 01 gen 2025 | 956 parole
01 gen 2024 -> 01 gen 2025 | 956 parole

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