Cara Noemi del 2025, spero tu sia sana, in primis.
Spero che la tua famiglia stia bene, sia forte ed unita e che tu possa aver vissuto in questo anno momenti magici con lei.
Spero che le tue amiche siano rimaste le stesse di sempre e che tu abbia avuto l'occasione di amare e di farti amare da loro, incondizionatamente.
Spero che tu abbia preso il ritmo nel tuo nuovo lavoro, spero che tu sia riuscita a far vedere il tuo valore e a metterlo in risalto, ma che tu sappia essere stata anche una collega affidabile, sincera, affettuosa e presente.
Spero anche tanto, con tutto il cuore, che tu stia bene, che tu abbia imparato a respirare di nuovo, che tu abbia reimparato a camminare tenendo alta la testa, che tu abbia ripreso a ridere forte, con quella risata un po' strana ma che è anche tenera. Spero che tu abbia ripreso a stupirti per le piccole cose, per le piccole attenzioni.
Spero che tu abbia lasciato alle spalle la paura di essere feriti, di essere illusi, di essere accantonati. O meglio, spero che la tua voglia di amare sia talmente di nuovo grande da non fartici pensare. Spero che tu sia tornata a pensare che ne varrà sempre la pena, comunque vada. Spero che tu abbia capito che finisce solo quello che non era, ma tu non finisci mai, perché tu sei sempre. Sei sempre vera, nei tuoi difetti, nei tuoi limiti ma anche nei tuoi pregi, che lo sai che ci sono.
Spero che tu abbia ancora la faccia da bambina, che ti commuovi ancora quando vedi i cuccioli di cane su Instagram e vorresti salvarli tutti.
Spero che tu abbia imparato a vedere nuovamente cose belle intorno a te, perché lo sai che ne sei circondata, devi solo crederci un po' di più.
Spero che tu sia diventata una brava ballerina a Poledance, a te che hanno sempre detto che la danza non era il tuo forte, che non saresti mai andata lontano e per questo hai sempre puntato su altri sport.
Spero che tu abbia ripreso a cucinare per chi ami, a lavarti i panni con il tuo ammorbidente preferito che per mesi e mesi non sei più riuscita ad usare, perché ti ricordava troppe cose tristi. Spero che tu sia giunta alla consapevolezza che quei pezzi, alla fine, li hai fatti solo tu e quindi in fin dei conti, quell'ammorbidente ti deve ricordare te, una te che ce la faceva, nonostante le 58 ore di lavoro lavorate a settimana, hai portato avanti anche una casa, sì, da sola.
Spero che tu sia tornata a lamentarti per le troppe lavatrici, se lo fai vuol dire che vivi da sola e ti lamenti che ti cambi troppo, o forse perché ti sei data nuovamente l'occasione di provare a vivere con chi ami oggi.
Perché sono sicura che amerai, che sarà forte, che sarà vero ma se ti conosco sarà anche un po' litigarello, perché hai imparato a tue spese che la calma piatta è piatta, appunto e tu le cose piatte non te le meriti più.
Spero che tu sia tornata a guardare il mare d'inverno, che ti piaceva tanto magari con un bel libro, perché non so, io ho questa sensazione che diventerai una grande lettrice, so che per te sarà un mezzo di auto-cura, perché aiuto non lo chiederai mai. Si dice che i medici sono i peggiori pazienti, penso la stessa cosa delle assistenti sociali, sono le peggiori a chiedere aiuto quando soffrono.
Spero anche che tu abbia viaggiato tanto, che tu abbia esplorato, corso, camminato, giocato.
Spero che tu abbia anche un po' pianto, non per cose troppo brutte eh, ma spero che tu abbia avuto anche qualche nuvola ogni tanto, per lasciare spazio ai tramonti più belli.
Spero che tu abbia provato di nuovo la sensazione che provavi da bambina quando uscivi dalla piscina d'inverno. Pelle d'oca ma felice di correre in macchina al caldo, sai di cosa sto parlando.
In ultimo, spero che tu abbia trovato il coraggio di lasciare andare tutto ciò che non ti appartiene, tutto ciò che ti fa ombra, tutto ciò che ti scombussola, tutto ciò che non è in linea con quello che sei tu.
Io so che sarà un anno di rinascita, so che avrai momenti in cui sarai fortuitamente felice, lo so io. Credici anche tu.
