Piccola Gio,
forse è il modo più doloroso di iniziare una lettera. Le parole che, per le ricorrenze più felici, sporcavano d’inchiostro e di lacrime tanti fogli, firmati dalla persona che più di chiunque al mondo ti ha amata. Adesso, ti trovi in una situazione di immensa infelicità, quando si viene privati di un amore, anzi dell’amore, ci si sente come se il mondo avesse un piano malefico solo per te. Allora passi le giornate a vagare col pensiero, a ripercorrere i due anni stracolmi di amore che hai vissuto, a chiederti dove hai sbagliato. Paolo, cara me, non fa più parte della tua vita e stai imparando a conviverci, ma è tanto tanto difficile. Diventare grandi ha ucciso un amore così immenso. Ma ora anche tu sei grande, vai all’università e probabilmente (spero) avrai già dato i tuoi primi esami: come ti senti? hai veramente scelto giurisprudenza? sei soddisfatta del tuo percorso?
Qui, nell’ultimo anno di liceo, ogni cosa si tinge di una effimera malinconia, dovuta alla fugacità di tutti i momenti che ora ti sembrano normali, ma quando starai leggendo questa lettera rimpiangerai tantissimo. Come va con i compagni e gli amici? Lucrezia, Carmen, Francesco, Gabriel, Mary…. sono tutti la vita miaaaaaaa!!
Voglio che questa lettera sia uno spunto di riflessione per te, perché nonostante tutto esce sempre il sole cavolo! E se non vedi il sole, sii il sole :D
Ti voglio bene, abbi cura di te, sono fiera del tuo percorso. Amati ed ama soprattutto quella brutta figura che vedi allo specchio, fallo per me, che ci vedo solo una brutta nemica.