Cara Silvia,
non è la prima volta che ti scrivo una lettera. Ma è la prima volta che te la scrivo al futuro e che non devo rimproverarti niente. Voglio solo raccontarti la mia giornata, e dirti come ti immagino.
Oggi mi sono svegliata da Ale e sono corsa a casa. La colazione mi è ancora un po’ ostile, non riesco a farla tranquilla, non so bene perché. Mi sono buttata molto giù subito dopo, poi mi sono asciugata e ho iniziato a studiare. Bello il corso Sommelier, però che palle i quiz e quelle lezioni di geografia, chissà se l’hai passato.
Dopopranzo sono passata da Sofia insieme ad Asia, è raro trovarsi un momento solo noi a colle, abbiamo parlato della vacanza a San Teodoro con le altre che abbiamo appena prenotato, chissà come sarà.
Poi sono corsa in palestra, ho spinto come una matta, come mi piace, mi tremano ancora le gambe. Mi fa stare bene, mi convince di star facendo qualcosa per me stessa e mi da grande soddisfazione. Tu ora come sei? Vorrei chiederti quanto pesi ma non è più rilevante. Ti piaci? Hai ottenuto quello che volevi, o hai continuato a cercare a vuoto?
Poi dopo la doccia ho cenato con mamma e babbo, ho salutato nonno e nonna che mi hanno dato due uova per cena, e poi sono venuta a firenze con mamma. Domani andiamo a Bologna a teatro, è da tanto che non facciamo qualcosa io e lei. Ci parli ancora poco? Sei riuscita a dirti cosa ti ha bloccato negli anni nel confidarti con lei, che ti fa stare male quando non ti chiede niente?
E Andrea cosa fa? Implodi ancora di gioia quando lo vedi? Ti manca a Verona?
E soprattutto, come va a Verona Silvia? Hai trovato quello che volevi? I tuoi rapporti si sono sgretolati come avevi paura che accadesse, o sono ancora lì che fanno il tifo per te? Le tue amiche, le tue amiche cosa fanno? Sono felici? Hanno trovato altri casi umani, ora che non sei li a controllarle?
E come va con Ale? Quando torni ci vai sempre da lui a mangiare la frittata, scegliere film che fanno piangere da guardare sul divano? Vi volete ancora tanto bene, ti supporta ora che siete lontani? Ti rispetta, ti fidi ancora tanto di lui?
Hai passato statistica, tourism and law, hai trovato casa? Chi sono i coinquilini, o alla fine non hai rischiato e te ne sei andata per conto tuo? C’è il sole ogni tanto?Ti sei fatta degli amici, vero? Hai trovato quello che cercavi? Ogni quanto torni?
Ma soprattutto, alla fine per Verona sei partita Ti sei capita? Sei stata felice?
Io ora lo sono, ma potrei esserlo anche di più, se non avessi tutta questa paura del futuro. Se mi guardo intorno e se mi guardò dentro, sento di essere tanto fortunata. Ti senti ancora così? Ti senti arricchita dalle scelte che hai fatto?
Ti voglio un gran bene Silvia, anche se non te lo dico spesso.
Spero che tu sia felice in questo venerdì, e se non lo sei non ti dimenticare che presto lo sarai, perché hai una gran forza, e sei sempre stata destinata a grandi cose, e questo l’hai sempre saputo.
Con tutto l’amore che ho,
Silvia