Lettera pubblica

Ciao coglione

Ti ricordi di me? Mi auguro di sì. Ti vorrei chiedere un sacco di cose ma a quanto pare dovrò aspettare e rispondere direttamente. In questo momento mi sto preoccupando di cose inutili, tipo una verifica di italiano e fisica, cose del genere. Fortuna che lunedì proviamo. Ma quindi ce l'abbiamo fatta? Siamo riusciti a vivere il paradiso? Mi auguro di sì. Se in questo momento sei sulla buona strada ma sei ancora all'università, non disperarti, abbiamo ancora tempo. Ma se hai fallito, se sei indirizzato verso un lavoro normale e noioso, non mentire a te stesso, ma non abbatterti. Certo la nostra esistenza sarà sconosciuta ai più e per nulla produttiva, ma potremo sempre divertirci. Non sai quanto sono angosciato per il futuro. La verità è che tutte le persone intorno a me hanno il problema di non sapere cosa vogliono fare da grandi, mentre io ho il problema opposto; so esattamente cosa voglio fare. E sappiamo entrambi che se non finirà così, avrò fallito miseramente, e dovrò accontentarmi di un'esistenza misera e senza successo. Mi auguro solo che tu non stia più sotto, ma sopra.il palco. Mi auguro che Seba sia sempre lì di fianco a noi a farci vivere, e viceversa. La verità è che ti scrivo per ricordarti cosa sei stato, nel caso te lo dimenticassi. Se le tue idee sono cambiate, se ti sei accontentato, se non hai rischiato per perseguire la vita perfetta che abbiamo sempre sognato, ricordati cosa volevi veramente. Il mio pensiero è puro, solo io so veramente cosa vogliamo. Se sei a questo punto e nessuno ti ha ancora detto la verità, te la dico; hai fallito. Ma non disperarti. Concentrati su altro. Di certo se io avessi fallito, non me lo vorrei sentir dire. Se ce l'hai fatta, allora caccia un grido mentre ascolti I Lived, perché siamo fantastici e la nostra vita sarà perfetta. Mi auguro solo che tu non abbia rimpianti, e ricordati che sei la persona che amo di più. Torno a The Funerale e AA depressione dell'una della domenica. Vai a suonare coglione. 

Il Grano