Ciao Davide,Come stai? Non è la classica domanda vuota, te lo chiedo davvero. Spero che tu stia meglio, e magari anche bene :) È stato, ed è tuttora mentre scrivo, un periodo estremamente difficile. Stai mettendo in dubbio tutto ciò che ritenevi una certezza. L'amicizia, o meglio, la convivenza con Eugenio ti sembra insopportabile guardando avanti. L'idea di cercare casa affidando tutte le decisioni esclusivamente a te stesso e poi traslocare ti spaventa molto. Perché? Il lavoro non è più quello che ci dava forza e che forse sosteneva l'equilibrio precario del vivere in Olanda. Il non poter incontrare colleghi ci sta facendo male. Forse, ad oggi non lo capisco ancora, perché non abbiamo quella conferma quotidiana del nostro valore lavorativo e umano. Ci sentiamo strani noi (io, tu), vero? È sempre stato così. E forse l'ufficio ci dava delle cose che abbiamo sottovalutato. Ma allo stesso tempo, anche il pensiero di tornarci quotidianamente ti turba. Cos'è che vogliamo? Cosa voglio? Cosa vuoi? Spero che tu stia vivendo un momento che ti dia più serenità su queste domande. Che merda di periodo. Ma ce la faremo. Ti sei sentito isolato, lasciato indietro. La famiglia e amici lontani e distanti emotivamente. Solo io ti capisco, ma non troppo. Spero che tu capisca più me ora. :) E poi... L'apice di questa crisi. Mira. Oh Mira. Hai perso la persona che credevi fosse quella giusta, "the one". La persona che, nonostante tutti i suoi problemi e difetti, era stata tutto per te, in questo anno così particolarmente negativo e stressante. La persona a cui hai donato il tuo primo "ti amo". E sentirtelo dire da lei, eh? Incredibile emozione. Irripetibile probabilmente. Essere l'uomo che ha amato di più nella sua vita, e nonostante ciò non degno di attenzioni, di tempo, di priorità. Non degno di lottare insieme per mantenere vivo quello che avevamo. Sei stato molto maturo a proporre terapia di coppia. Nessuno mi convincerà mai del contrario. Ma anche molto immaturo in altre situazioni. E molto immatura è stata lei,nonostante non voglia ammetterlo. E chissà se era vero amore...Ma forse non era così e ci siamo illusi. Come con Eline. Come con Sanne. Come con Aurelie. Perché cerchiamo a tutti i costi di legarci emotivamente a queste persone che non fanno altro che scappare? Forse non sono sicure di ciò che vogliono e vediamo uno spiraglio per poterle convincere che... a... Convincerle ad amarci? Convincerle che valiamo qualcosa? Perché non accettiamo che non ci vogliono nella loro vita e consumiamo quantità di tempo e energie assurde a rimuginare o a pensare a come (ri)conquistarle? Spero che tu abbia le idee più chiare. Più autostima e fiducia in te stesso. Mentre scrivo, queste e altre domande mi tormentano. Chissà cosa penserai leggendo queste cose. Scusa se è un po' sconfusionata. È la prima che ti scrivo. Sappi che da qui inizia una nostra seconda vita. Spero che tu te la stia godendo. A prescindere da tutto, e da tutti. Abbraccia la mamma più che puoi. Divertiti. Conosciti. Ce la farai.
Ti voglio bene.
