Lettera pubblica

”Cara me del futuro” è così che dovrebbe iniziare una lettera, no? Non so chi abbia inventato questa regola, ma è davvero orribile. Come stai? Spero che tu sia felice e che la tua salute sia ottima, più di quello che è adesso. Sei ancora innamorata? Il tuo migliore amico possiede ancora il tuo cuore e tutti gli altri organi? Spero di sì, non immagino me stessa con nessun altro. Mamma e papà? Sempre i soliti burloni immagino, tra una litigata e una risata. Nonno e nonna? Eleonora com’è fatta, è grande eh? E sempre bella immagino. Maria invece? Ha trovato la sua anima gemella, avete fatto altre amicizie, avete viaggiato? Avete vissuto l’età che avete e che il covid vi ha rubato? Spero sempre di sì o sarebbe davvero davvero brutto. Sei andata a mare finalmente, in costume e senza paranoie? Mi picchio da sola se ancora non ci sei riuscita. Se ancora non hai capito che sei bella così come sei, imperfetta e solare. Il lavoro dei tuoi sogni? Hai pubblicato in cartaceo con qualche casa editrice? Hai smesso di far soffrire le tue lettrici con amori complicati solo per far godere loro il panorama alla fine? Prima o poi ti uccideranno, sappilo. Non metto in conto che tu abbia smesso di scrivere perché è impossibile. Scrivere è il tuo ossigeno e tu sei nata per questo. Sei nata per aiutare le persone con le tue parole. Sei nata per amare, per brillare, per splendere. Sei nata per essere luce e ombre allo stesso tempo e per far capire al mondo che non c’è nulla di sbagliato in questo. Non ti ricorderai di questa lettera, non ti ricorderai di me che la sto scrivendo davanti alla tv, con la stufa ai piedi e una coperta addosso. Vecchia dentro da sempre, sì. 

Non ho molto da dire. Voglio solo che tu sia felice per tutti gli anni in cui te lo sei vietata. Con o senza amore, con o senza salute, con o senza amici, con o senza compagnia, te ne prego, sii felice. Provaci almeno. La vita è troppo breve per non farlo. Magari scopri che c’è un mondo nuovo là fuori che ti aspetta e che senza di te non è nulla.

Hai passato una vita intera a vivere solo grazie alle parole d’inchiostro dei libri che leggevi e che leggi ancora. Ora quei libri li scrivi, ma se non vivi, le tue parole non faranno vivere i tuoi lettori. Perciò, se vuoi veramente aiutarli, vivi. 

Vivi e fai capire loro che la vita è bella se viene vissuta, che il dolore può essere guarigione e non solo ferita. 

Fai la brava, Michelle. E sii felice. Ti meriti il meglio e sai dove trovarlo. Qualunque cosa succeda, pensa prima a te. 

- la te del 27/01/2022