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Lettera pubblica

Benvenut*! In questa pagina potete leggere una delle lettere pubbliche inviata da una persona al proprio io del futuro.


Lettera #
Scritta il 03 apr 2022

  Tempo trascorso: 365 giorni

Pensieri 3/4

Ciao futura me, spero che quando mi leggerai sarai serena, felice, realizzata e soprattutto che riguardando indietro ti accorgerai della persona che ti sei lasciata alle spalle fiera di ciò che sei diventata. 

Facciamo un po' un sunto, ad oggi ti trovi in ospedale, per la precisione su di una barella mezza rotta con due telini Verdi da sala operatoria che ti avvolgono per così dire. La rianimazione della neurochirurgia sembra un gran bel posto, tranquillo e organizzato in maniera molto funzionale e armoniosa. Hai avuto una prima sgridata dalla tua tutor anche abbastanza grave, ti senti umiliata e mortificata ma sai che passerà, tutto passa. Proprio per questo ti voglio raccontare anche il resto della storia: non ti sono rimaste molte persone su cui contare a cui affidarti, ti hanno bellamente lasciata indietro, abbandonata lì sul ciglio di quella strada che si chiama vita come si fa con uno di quei poveri animaletti che si investono con la macchina per strada quando si va troppo veloce e non ci si accorge neanche di aver strappato via una vita. Ecco, è successo proprio questo a te, sei stata lasciata indietro o semplicemente hai deciso di rallentare il passo e di imboccare una strada diversa rispetto a quella delle altre persone che ti circondavano. Adesso non sei sola, non lo sarai mai perché hai imparato ad esserci per te stessa, a contare solo ed esclusivamente su di te anche se capita talune volte che la vita ti posizioni lungo il percorso degli ostacoli, ed è lì che tu cadi, sei caduta e cadrai quindi scoppi o piangendo o gridando o disperandoti cercando risposte a domande nate per rimanere irrisolte. Poi dopo un momento di sconforto iniziale ti rinvieni e capisci che se guardi bene c'è sempre una mano da afferrare pronta a ritirarti su, discreta, li in un angolo che cerca di non far fastidio ma che ti sprona a fare sempre meglio. Hai capito di chi parlo? Si che hai capito, ne sono sicura, nel tuo cuore li bello saldo e fisso ci sta solo una personcina, una di quelle che una volta che ci è entrata non ha mani nemmeno accennato ad andarsene via, che ti accompagna da un bel po' di anni ormai sul cammino della tua vita, da adolescenti ad ora sono "solo" cinque anni e mezzo. Lui c'è sempre anche quando fisicamente sembra assente, lui c'è. È nella tua mente, nei tuoi occhi, nel tuo cuore che tante volte ha continuato a battere solo per non deludere lui, per non vedere i suoi occhi tristi e preoccupati nel saperti giù di corda. Lui è la ragione del tuo essere, spero che quando leggerai come oggi tu sia ancora così innamorata fa far schifo, da non riuscire più a ragionare ogni volta che il suo odore ti arriva alle narici, da avere i capogiri ogni volta che ti sfiora o ti bacia. Lui è libertà, è confronto, è sapere, è leggerezza, è amore. Ecco in questo momento 2:27 del 3/4 lui si trova a casa tua in via F.F. in quel di Pisa nella tua stanza, dalla tua parte di letto (dice che è la sua preferita, che si trova meglio a dormire da quel lato ma sotto sotto si sa che lo fa giusto per farti un dispetto, per bisticciare ogni volta che, appena arrivato trova il tuo pigiamino ben piegato nella "sua" parte e quindi cominciate a fare tira e molla anche se si sa che cederai e la tua parte diventerà la sua), li avvolto tra le lenzuola rosa che hai cambiato giusto un paio di giorni fa ma che domani sera una volta che lui sarà andato via profumeranno di quell'odore inconfondibile che mi fa sentire protetta, domattina una volta smontato dalla notte lo troverai coperto fin sopra ai capelli perché il bimbo è freddoloso e ha bisogno di stare al calduccio. Ecco, la scena che domani ti troverai davanti una volta aperta la porta della tua camera sarà la migliore ad oggi tu possa immaginare, sa di pace, di famiglia, di uno di quei posti in cui anche una cervellotica come te riuscirebbe a spegnere i pensieri, anche solo per qualche ora. 

All'infuori di lui però non ti fidi più di nessuno, non riesci più a capire l'importanza della parola amicizia, ti senti messa da parte, tradita, dimenticata. Tante volte durante la giornata ti capita di prendere in mano il telefono, guardare il blocco schermo e accorgerti che nessuno ha reclamato la tua presenza, ha speso qualche secondo della sua giornata anche solo per dirti che c'è, che gli interessa come stai tu, quello che fai, se sei felice, triste, se mangi, se dormi. Hai bisogno di qualcuno che ti dica che ci tiene a te ma non perché ti ama ma semplicemente perché ti vuole bene. Proprio qualche tempo fa ho letto una di quelle frasi che sanno tanto di massime ma che in realtà si rivelano stronzate, questa in particolare però mi ha colpito e mi è sembrata abbastanza bellina, diceva che un ti voglio bene vale più di ogni altra cosa perché chiunque te lo dica vuole intendere che vuole il tuo bene, vuole la tua serenità, la tua felicità e che è disposta a fare qualsiasi cosa pur di raggiungere questo obiettivo. 

Tu in questo momento non hai amiche, non ti pensa nessuno, nessuno vuole il tuo bene se non in cambio di qualcosa. Non ti abbatti, tieni botta, hai paura, una fottutissima paura di non riuscire più a creare dei legami per cui ne valga la pena rimettere in gioco i sentimenti ma resisti. 

Tante volte ti chiedi perché continui a credere nelle favole e al "vissero tutti felici e contenti" che propinano i grandi, ogni volta che lo fai rimani delusa, e con quella delusione va via un pezzo di spensieratezza e di speranza. 

Hai questo bivio, un dibattito interiore così forte che alle volte non ti rinvieni nemmeno tu: vuoi stare sola o hai paura di rimanerci? 

Ciao piccola grande Giulia, ora vado, chiudo giusto un pochino gli occhi. 

Buona vita. 

Scritta il 03 apr 2022 -> Ricevuta il 03 apr 2023 | 1143 parole
03 apr 2022 -> 03 apr 2023 | 1143 parole

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