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Lettera pubblica

Benvenut*! In questa pagina potete leggere una delle lettere pubbliche inviata da una persona al proprio io del futuro.


Lettera #
Scritta il 30 apr 2022

  Tempo trascorso: 364 giorni

Cara Eva,che serata strana è questa. Sono da sola a casa a Reggio. Oggi la giornata è stata una montagna russa di emozioni. Mi sono svegliata con Daniele e per qualche ragione ho sentito che le cose non funzionavano tra noi. Mi sentivo trascurata, l'ho trovato irragionevole e ho provato fastidio per ciò che faceva in  maniera approssimativa e irrispettosa. Ho desiderato che partisse il prima possibile. Nonostante questo, ho pensato a lui durante il giorno. E ci ho pensato banalmente come al mio ragazzo. Credo sia una sorta di reificazione. Lui si fa oggetto, diventa quella cosa lì, anche se non ne riveste le caratteristiche. Idealizzo, rendo astratta la persona che è per allontanarmi dalle cose concrete che fa e che non mi piacciono e lascio che il mio cervello costruisca su di lui l'abito che vorrei che indossasse. E continuo a fare finta che vada bene così. Ho fatto del giardinaggio e mi è piaciuto. Mi piace mettere le mani nella terra, in generale sporcarmi le mani. Mi piace stare fuori, mentre il sole e una bava di vento mi accarezzano la pelle. Mi piace rendere un posto inospitale di nuovo accogliente. Mi piace l'ordine e il pulito. Mi piace pensare di potermi prendere cura di esseri viventi, di dovermi ricordare di loro. Di avere un appuntamento. Mi isolo, sono rilassata. 
Sono andata a fare la solita passeggiata: 10 km di sofferenza. I miei piedi si stanno riempiendo di vesciche e faccio fatica a pensare di poter fare altrettanto domani. Penso che farò una pausa. Le mie scarpe sono vecchie e inadatte. Se avessi un lavoro serio ne prenderei subito un paio di nuove, ma ho sempre paura di prendere delle cose inutili. Avevo mangiato troppo poco e le energie venivano meno. Ho sentito male, pezzi di corpo che bruciavano (le gambe, i piedi), altri che pungevano come spilli (la schiena, le anche). Non so se queste passeggiate mi stiano veramente facendo bene. Ma credo facciano parte di una routine che mi costringe a volermi bene e a non trascurarmi. La verità però è che ogni giorno mi chiedo quanto durerà questa routine.Questa sera ho cucinato un piatto nuovo. Ero infastidita perché la ricetta che ho deciso di seguire non era dettagliata a sufficienza. Perché ho tutto questo bisogno di esattezza? Il risultato era ok, ma questo non è bastato a non sentirmi frustrata. 
Sono a letto adesso. Casualmente sono finita nella chat con Laura nel 2017. Era appena partita per l'Erasmus e mi mancava tremendamente. Ci sentivamo così spesso e sapevamo di poter contare l'una sull'alta anche se così distanti. Oggi non è più così. Solo superficialità, e spesso fastidi. Mi sento insufficiente. Quando è cominciata questa cosa? Da quando tutto è diventato così tra noi due? Ogni volta che penso a come siamo state e lo confronto con quel che siamo ora mi dispiaccio immensamente e vorrei recuperare, parlare a cuore aperto, uscire, fare passeggiate. Ma sento che non sarei abbastanza per lei, anche se sono sicura che se sentisse questi miei pensieri mi darebbe dell'idiota totale. Cosa mi trattiene? In qualche modo penso che Daniele sia implicato. Il suo giudizio, il giudizio di Laura su di lui. Non so. Ho trovato il giorno in cui ho detto che mi stavo lasciando con Nicolò. I miei messaggi erano strazianti e ho risentito quel vuoto che provavo in quei momenti. Le lacrime che cercano di uscire, il respiro che si blocca in gola, lo stomaco ricolmo di pietre. Ancora non riesco a capire. C'è stato un momento in cui lui ha smesso di amarmi. Io no, evidentemente. Ho scritto una poesia su di lui. Ho sofferto così tanto. Cosa è successo veramente tra noi? Quanto vorrei parlarne ancora con lui. Sapere cosa pensava, cosa provava, cosa non sopportava più di me. So che mi manca, o almeno mi manca l'idea che ancora conservo e costruisco di lui. Forse la sua ragazza si sta trasferendo da lui. Chissà dove abiteranno. Chissà cosa faranno nella vita. 
Se avessi iniziato la psicoterapia prima di essere lasciata, sarebbe cambiato qualcosa? Avrei evitato sicuramente di rendere Nicolò così responsabile del mio malessere. Avrei forse affrontato il "vuoto relazionale" più privatamente. Starei insieme a Daniele?Cara Eva, ti auguro che quando riceverai questa mia lettera, sia una buona giornata. Spero ci sia il sole fuori dalla finestra, spero che tu abbia tempo a disposizione per leggerla, il coraggio di confutarla, la dolcezza di prenderla a cuore, la pace per mettere a tacere certi interrogativi.
Resta integra. Con amore, quello che provo per me, il più prezioso di tutti. 

Scritta il 30 apr 2022 -> Ricevuta il 30 apr 2023 | 763 parole
30 apr 2022 -> 30 apr 2023 | 763 parole

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