Lettera pubblica

Caro io del futuro ti scrivo per raccontarti come va. Ora come ora sono indietro di qualche esame e spero di rimettermi in pari il prima possibile per rendere fieri tutti, il nonno, mio fratello, i miei genitori anche se è dura. Pur sapendo che l'università è un percorso personale vedere gli altri del gruppo passare esami a diritto è dura e questo sprona e butta giù. Sentimentalmente al momento non va per nulla, ho avuto così tante batoste (le sappiamo io e te) che al momento non riesco ad affezionarmi alle persone come prima. C'è sempre una sorta di freno nella mia testa che mi dice che non voglio soffrire ancora come prima. Il fatto che quasi tutti i miei amici riescano a iniziare relazioni, trovare relazioni non aiuta, quante volte sarà successo che non sono uscito perché erano tutti occupati a fare di meglio. Non è che non voglia trovare nessuno ma proprio non riesco a fidarmi e non trovo nessuno che riesce e farmi uscire dalla comfort zone. Sono discorsi strani e difficili perché contorti e spero che in un futuro sia tutti migliorato e mi auguro di riuscire a fidarmi e lasciarmi andare di più. Per non parlare che ancora non mi piaccio fisicamente e questo non facilita il provarci o avere un pó più di autostima. Ecco anche l'autostima va a sprazzi e quando non va sono proprio giù, molte volte senza apparente motivo, altre volte per cavolate che nella mia testa diventano dei film da Oscar. Finalmente ho trovato un gruppo di amici all'università degno di chiamarsi gruppo, non li conosco da molto ma promette bene e sono tutti normali o quasi (meglio non del tutto normali aha). Il nonno mi manca sempre di più e lo penso ogni giorno, e ogni volta so che è con me e la collana mi tranquillizza in qualche modo. Ci sono anche cose positive via, ho molti amici alla fine dei conti, mi sto mettendo in gioco iscrivendomi in palestra per provare a migliorare e non è neanche una fatica ma è una gioia perché io vado in palestra perché ho un obbiettivo in testa e lo voglio e devo raggiungere. Quando sto scrivendo questa lettera sono a Malta in vacanza e forse sono stato palato da una Fiorentina, storia strana che spero ricorderai. Tra poco vado a Castiglioncello e sarà il primo anno con la macchina quindi speriamo bene. Con la Marta il rapporto non è come prima, le cose cambiano nel tempo volente o nolente e se c'è solo da una parte la voglia di provare ad aggiustare le cose allora non funziona di base. A proposito di amicizie, con l'ilenia alla fine non era un amicizia proprio normale ed è andato tutto a rotoli, la cosa di cui posso essere fiero è di essere stato coerente e corretto tutto il tempo con quello che ho fatto e detto.