Ciao E,
non so se chiamarti E, Emilia, Emi, Emy... Sembra sciocco, ma con quale nome ti senti più te?
Come stai, comunque? Sorrido scrivendoti, sorrido pensandoti.
Sei felice? Dimmi di sì. Felice. Non bene. Non serena. Felice. Ti voglio felice.
Pensando a te tra un anno sai che vedo?
Vedo te bella, al mare, a trascorrere tempo con persone nuove che avrai incontrato.
Con degli amici.
Quest'anno hai sofferto molto la loro mancanza. "Le tue persone" volevi trovare.
Le hai trovate? Dimmi di sì.
Dimmi che ti senti viva nei tuoi 21 anni, dimmi che ti piacciono, che senti di star vivendoli.
Te li meriti, E.
Vorrei che tu, rispetto a me, avessi fatto dei viaggi.
Da ora a quando rileggerò, vorrei fossi andata in posti nuovi. Ti fossi sentita libera dai mille pensieri. Avessi scollegato per un attimo il cervello avendo come una preoccupazione quella di scegliere cosa mettere quella sera per uscire o le scarpe comode la mattina.
Vorrei che tu, rispetto a me, ti sentissi amata. Tantissimo. E non solo dalla famiglia.
Vorrei avessi trovato dei punti di riferimento tra amici. Persone che ti porterai accanto.
Persone con cui annoiarti insieme. Come in Friends.
Hai trovato la tua Monica?
Anche un Chandler o un Ross forse vorrei trovassi.
Di certo qualcuno che tu senta sempre con te.
Sarei falsa, E, se non ti dicessi quello che spero tu stia facendo ora.
Spero tu sia in vacanza dall'anno a medicina.
Anche con qualche esame a settembre, fosse pure più di uno.
Ma vorrei stessi studiando finalmente quello, E, perché vorrei ti fossi liberata di questo pensiero.
Ti voglio libera.
Spensierata.
Non troppo, perché so come siamo fatte.
Ti voglio Emilia, come tu ti senti.
È stato un anno difficile questo. Bello molte volte, difficile altre.
Tra un anno voglio luce e pace.
Hai fatto cose che rinneghi dall'adolescenza?
Dormito fuori, ballato e cantato a squarciagola?
Ho fiducia in te.
Sei e sarai grande.
Io ti aspetto.
Sei il punto di ambizione della me di ora.
Ti voglio bene, sempre, anche quando sembra il contrario.
Ciao