Cara Angela del futuro, oggi è 06.08.22.
Non so se ti dice qualcosa questa data, il 6 agosto, se ti ricordi è stato l'inizio di un trauma che mi porto dentro tutt'ora anche se dal 2015 è passato tanto tempo.
Pensavo che andando avanti con il tempo sarebbe passato, anzi avrei dimenticato del tutto. Ma ho sognato e i sogni fanno ricordare.
Che poi in questo sogno aveva detto "tu dai la colpa a me ma anche tu hai delle colpe"
E io ho risposto che ero troppo immatura e piccola per averne delle colpe. Quello che mi ha lasciato quel 2015 è qualcosa di indelebile.
Oggi mi viene da piangere ma cercherò di non farlo, pure perché in questo momento non sono da sola.
Sono a casa di Nonna Angela, oggi abbiamo dormito insieme io, lei e poi nel divano letto Giulia e Mary.
Questa è la seconda volta che ti invio una lettera.
La prima è stata a 12 anni, quando fantasticavo in una vita perfetta da 15 enne.
Ora invece ho 20 anni, ho una vita abbastanza soddisfacente grazie a Giovanni, ci sono giorni in cui vivo la vita a pieno, tipo quando sono andata a vedere il museo di Van Gogh oppure quando siamo andati al concerto dei Pinguini tattici nucleari, sembrava che non c'era nessuno oltre me e lui.
Ho usato il "sembrava" perché punto primo quello che ho passato non l'ho ancora rielaborato e quindi il star bene mi fa piuttosto strano e mi chiedo spesso dov'è la fregatura.
Ma apparte questo, il mio più grande sogno, quello di andarmene da casa non si è ancora realizzato. Sono ancora a San Giovanni, vivo ancora con i miei. Faccio una università che non mi piace, l'ho scelta solo perché dura 3 anni e dopo posso finalmente lavorare e permettermi di andarmene. Volevo fare psicologia, lo volevo tanto eppure ho dovuto rinunciare perché la sola idea di stare 5/6 ancora a casa dei miei, dipendere economicamente da loro mi faceva stare male.
Tuttavia ho trovato un escemotage, auto regalarmi qualcosa. Ad esempio ora ho 5 esami in dietro, ogni esame un viaggetto o qualcosa che vorrei comprarmi se non lo supero ci saranno delle penitenze. Spero tanto che funzioni. Non voglio andare fuoricorso, voglio lavorare.
A te come va? Ho deciso di mandarti questa lettera al tuo ultimo anno accademico per vedere e sentirmi dire che ci sono riuscita a laurearmi.
Come sta andando con Giovanni? Sai io mi ci trovo benissimo e spero di conviverci anche se mi fa paura, perché tutto sembra perfetto ma se un giorno questa perfezione svanisce? E se va male la convivenza?
Per questo ho sempre detto che devo essere stabile economicamente prima di andarmene. Non devo dipendere da nessuno, solo da me stessa.
Spero che sei riuscita a essere più forte, di aver già i soldi da parte per New York perché a me questo mi ha spinto a studiare per la laurea, di aver iniziato a fare palestra/ avere il fisco che voglio pure perché in questo periodo non mi piace per niente.
E soprattutto mi auguro e mi aspetto da te che stai vivendo una vita soddisfacente senza quel "abbastanza"
Oggi ho riletto il libro di quando ero piccola, avevo scritto che volevo scrivere un libro.
Ci sto lavorando ancora, nonostante è passato tanto tempo. Tu?