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Lettera pubblica

Benvenut*! In questa pagina potete leggere una delle lettere pubbliche inviata da una persona al proprio io del futuro.


Lettera #
Scritta il 27 mag 2023

  Tempo trascorso: 365 giorni

Cara me del passato e cara me del futuro.

Sono sempre io, con qualche anno in più: i 20 sono alle porte e a differenza dei 17 i 19 sono passati veloci.

Papà diceva sempre, dai 18 anni tutto passerà in fretta, gli anni corrono un po' come il tempo ti ricordi cosa diceva Petrarca? La vita fugge et non s'aaresta una hora, mai citazione più giusta.

��E neanche dopo due anni so come si inizia una lettera, dovrò per un prossimo anno trovare delle introduzioni carine, ma per quest'anno dobbiamo accontentarci��

Allora partiamo da dove ci siamo lasciate e andiamo avanti con nuove prospettiva per poi trovarci in futuro.

I miei 18 anni... una vera e propria delusione.

Qualche mese dopo quel 1 luglio, papà si è sentito male, vorrei troppo saltare quel giorno ma te lo dovrò raccontare.

Erano le 6 e mamma mi chiama in preda al panico, la prima cosa a cui ho pensato è stata "cazzo non mi sono svegliata in tempo, devo farmi la piastra".

Ma invece papà non rispondeva più a nessuno, per un momento si è alzato ha vomitato tutto ciò che aveva e poi buio di nuovo.

Non voglio raccontare i particolari perché sto cercando dopo un anno e mezzo di non ricordare tutto, anche se è la cosa più difficile che ci sia.

3 ottobre 2021 mi ha chiamato facendomi gli auguri, io pensavo scherzasse, ma invece no. Ecco, non si ricordava il giorno del mio compleanno.

Il 4 ottobre 2021, abbiamo fatto 18 anni e lui non c'era, lottava tra la vita e la morte. Lo siamo andate a trovare certo, ma era: stanco, dolorante e non raggiante.

Volevi stare con lui e passare in compagnia gli anni più importanti, invece ti sei ritrova piangendo a pregare il Dio di farlo tornare tra voi. 

E da quel giorno ti sei promessa che tu dovevi dare solo soddisfazioni a tuoi genitori, non potevi essere per loro un macigno. Non abbiamo fatto grandi progetti per la maturità (e si l'hai fatto con le prove scritte e si hai copiato ma soprattutto fatto copiare) ma li hai fatto felici, studiando duramente e sei uscita con 100. 

Papà chiamava a tutti, dicendo che sua figlia aveva preso un bel 100.

Perché papà dopo quei giorni faticosi in ospedale e subito dopo a Villa Serena per la riabilitazione è tornato tra voi.

Per molte sere restavi sveglia fino a tardi per paura, ma poi piano piano ti sei abituata.

Ed è bello rileggere ora, il consiglio che mi hai dato: dì ai tuoi genitori e ai tuoi fratelli che gli vuoi bene.

Il bene che voglio a mio fratello si è visto ai suoi 18 anni, quando ero contenta che lui (a differenza mia) li abbia potuti festeggiare (e già è grande anche lui, mi provoca fastidio pensare che sia cresciuto così in fretta).

Non lo dico perché sono mi sono molto chiusa in me stessa ma lo dimostro.

Non siamo la famiglia del mulino bianco hai ragione, ma nessuno più di loro nel momento del bisogno mi ha saputo aiutare.

E purtroppo la vita dopo qualche mese ci ha messo nuovamente in crisi.

Ecco che arriva l'amore.

Vale mi aveva lasciato, per qualche settimana, motivo? Litigavate troppo e aveva fin troppa ragione.

Ecco da quel momento, mi sono chiusa ancor di più in me stessa e ad oggi dubito se io sappia cosa sia l'amore e se io lo sappia applicare.

Si, siamo tornati insieme ma ho paura che un giorno potrò ferirlo perché non so amare.

Questi momenti mi hanno insegnato molto ad amare me stessa, la mia famiglia ma non una terza persona.

Ho così tanta paura di ferire il prossimo che molte volte ferisco me stessa, e forse lo sto facendo anche ora.

Quindi, ora ti faccio la domanda me del futuro: sei ancora fidanzata o hai capito che dovevi staccare la spina?

E ti dico una cosa me del passato: scusami, se ora non so più amare come prima.

Sono indecisa, di cosa parliamo università o amicizie?

Parliamo velocemente delle amicizie, perché ti ricordo una cosa: non ti fidare di chi già una volta ti ha tradito.

Ecco, mamma dice sempre "il lupo perde il pelo e non il vizio".

Sara ci ha provato velatamente con Vale, nonostante si dichiarasse la tua "migliore amica" e nonostante stavate tutti i giorni insieme.

Si ho lanciato subito la mina, e non ci ho girato neanche troppo in torno per entrare nella tua bella testolina quella frase.

Ma sai cosa hai scoperto? Che alla fine l'uniche persone a cui non hai mai dovuto chiedere di restare sono le amiche dell'asilo.

E da lì capisci tutto.

Ora ti chiedo me del futuro: è ancora così? O hai capito che anche loro ti lascerebbero sprofondare da sola? Perchè ad oggi non so rispondermi.

PS. com'è andato il viaggio con Alysia, Francesca e Chiara? L'avete fatto?

Tasto università.

Siamo a Teramo, studi Giurisprudenza e tu sei felice così.

Hai grandi prospettive per il futuro, una tra tante fare più Erasmus.

Le tue coinquiline? Almeno in questo primo anno veramente noiose, sto pregando per il futuro e solo tu me lo portai dire se le mie preghiere sono servite a qualcosa.

Le compagne dell'università sono fantastiche, un po' matte come te e un po' in crisi come te.

Ad oggi mi manca tanto l'ambiente delle superiori, sarà ancora così?

Non penso di dimenticarmi più nulla, e anche questa volta mi sono contenuta con le parole. Sono stata brava nel riassumere questi due anni. 

Fammi sapere appena puoi come procede la tua vita. Spero che tu ti riscatti per la bella persona che sei.

Ps. Si abbiamo vinto gli europei e abbiamo festeggiato. Vinceremo qualche altro trofeo?

Ps. Purtroppo ho lavorato solo quell'anno, ma vorrei fare qualche ripetizione. Me del futuro, lo farò?

Ps. Il Covid per fortuna è finito e spero che non sia qualche virus alle porte.

Ps. Sono tutti conservati nel tuo cuore.

Ps. amati sempre.

Ciao, ciao dalla tua te del futuro e del passato.

 

Scritta il 27 mag 2023 -> Ricevuta il 27 mag 2024 | 1147 parole
27 mag 2023 -> 27 mag 2024 | 1147 parole

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