Ma ciao Chiara del 2024, come stai? So che hai scritto questa lettera per vedere quante cose sono cambiate dall’anno scorso ad oggi. Sei felice? Stai bene? Ti sentì realizzata? Ti faccio queste domande perché sono le tre che più spesso ti ronzavano in testa un anno fa, di questo periodo. Spero che tu sia riuscita a sbloccare dei tasselli che avevi murato con te. A distanza di un anno, anche se so che eri già più serena, dimmi che hai metabolizzato tutto e che ti vuoi bene finalmente, che hai imparato a parlare quando stai male e non chiuderti in te stessa. So che quando hai scritto questa lettera avevi tanta paura per la tua famiglia e per il tuo futuro. Chiara, non so se sia giusto dirti “spero che i tuoi siano tornati insieme” perché a volte la serenità si raggiunge con una rottura. Spero quindi che a prescindere da tutto tu e Sofia siate più unite che mai, che litighiate ancora per i vestiti e che non siano trasferite a Randazzo, cosa che temevi tantissimo. Spero che tuo papà stia bene e che non ti guardi più con gli occhi lucidi e stanchi rientrando da lavoro. Spero che tua mamma abbia finalmente firmato il contratto a tempo indeterminato e mi auguro che tu sia rimasta neutrale, che abbia saputo sempre gestire tutto nel migliore dei modi, proteggendo quella piccola viperella che ami più di tutto. Mi auguro che tu abbia imparato ad accettare e metabolizzare i problemi, senza scappare.
Spero che sia riemersa la tua determinazione per lo studio, che sia tornata a divorare quei libri e a bere caffè all’una per ripetere.. alla fine ti sei iscritta all’accademia? O ti hanno chiamato ad insegnare fuori? O hai terminato gli studi alla sapienza?
Come vedi avevi tante domande e nessuna risposta, mi auguro che almeno una di queste tre cose tu l’abbia realizzata.
Hai superato la paura di Roma? Ci sei tornata? L’hai ripreso l’aereo?
Hai trovato un lavoro che ti piace ma che non ti stressi troppo? Anche se non credo esista spero che tu abbia una tua indipendenza economica.
Adesso l’ultima domanda, forse quella che temi di più. L’amore? So che avevi il rifiuto anche al sentir pronunciare questa parola, ma quando hai scritto questa lettera iniziava a ronzarti qualcosa in testa. Lu è entrato come un fulmine a ciel sereno nella tua vita e quando meno volevi o cercavi qualcosa, hai provato di allontanarlo ma c’era sempre qualcosa che ti portava a mollare con lui. Lui ti ha spinto a scrivere questa lettera. Alla fine ti ha mai portato a cena? C’è ancora quella complicità?a distanza di un anno vi guardate con gli stessi occhi? Dimmi che non vi siete allontanati a causa delle vostre paure, perché so che tu ne avevi tante ma lui non scherzava nemmeno. Perché si, forse un po’ ti stavi innamorando, anche se non lo ammetterai mai perché eri nella fase “negazione”. Hai promesso che avresti fatto leggere questa lettera anche a lui oggi, quindi se dovesse essere accanto a te in questo momento la Chiara del futuro sarebbe felicissima e vi direbbe che forse, finalmente, state vivendo un amore che entrambi meritavate. Se non fosse così spero che non sia finita troppo male, so che non avresti voluto perderlo. Quindi caro Lu se stai leggendo, a prescindere da come sia finita tra noi due, grazie.
Adesso basta Chia, forse mi sono dilungata troppo. Pretendo che tu stia bene e che sia felice, che sia determinata e serena e che non abbia più alcun limite in niente.
La tua Nina, ti voglio bene!