Lettera pubblica

Cara Francesca del futuro, ti scrivo dal 2024.

Ti descrivo intanto il mio momento. Sono sul divano, ho accanto Bastit che si sta piano piano riprendendo dall'operazione di sterilizzazione. Dario sta studiando per l'esame di domani. Il camino alla mia destra è acceso e guardo CashOrTrash.

Mi scrivo per ricordarmi che sono forte, più di quanto non penso. Sto bene, potrei sicuramente stare meglio ma sto bene. L'attività va male, non guadagnamo e sono abbastanza scoraggiata ma a me va bene, ne vale la pena, spero Dario avrà la forza per continuare. Lui sta maluccio, non so come aiutarlo e mi sembra tiri avanti un pò per non essere sincero con se stesso e per orgoglio.

Sono felice dell'aiuto che mi ha dato la terapia e penso a breve smetterò di andare o comunque non più di una volta al mese. Sto abituandomi piano piano a vivere qui in campagna, mi godo la natura ed il silenzio. Ho scoperto di amare i miei momenti solitari, che posso passare ore a pensare ai "problemi" senza farmi prendere dall'ansia ma che posso organizzare e risolvere.

Amo sedermi fuori a bere il mio latte d'avena bollente, gli uccelli. Ho scoperto le stelle e la luna da quando sono qui, quando c'è illumina il cielo, quando è piena sembra giorno.

Sto scoprendo quanto sono diversa e migliore di quanto non pensassi. Ho scoperto la libertà, anche di coppia, non pensavo avrei mai pensato di dire a Dario di andarsi a prendere un caffè con gli amici, addirittura di spingerlo io. Non pensavo avrei mai digerito l'idea che giocasse a tennis con un'altra ragazza. Non pensavo l'avrei mai lasciato a casa per us ire da sola con i suoi amici. Assurdo. Assolutamente inaspettato ma assolutamente bello.

Sono felice di come sto crescendo. Anche verso i miei genitori, piano piano ci lavoro su e ci avviciniamo. Ora vorrebbero cercare casa per venire a vivere qui, non finché c'è la dolce nonnina mia, ma stanno informandosi per porto cesareo.

Fefe, la mia sorellina, mi ha confidato che ha iniziato a parlare con un dottore per il cambio di sesso. Io continuo a chiamarla sorellina, lei mi odierebbe, ma non ne faccio una questione di sesso. Ne faccio una questione di amore, come una cosa piccina da difendere. Vorrei fosse felice e basta, e questo me la fa immaginare come una sorellina da tenere da conto, ma in realtà è una persona forte. Cazzo se è forte, la stimo per il coraggio e la forza che ha. E sono felice del nostro rapporto.

Beh! Ho fatto un piccolo riassunto del momento. Vediamo cosa ne penserai quando la leggerai. Sto pensando se farla a 1 anno o 2, 3 o 4. Non so. Vedremo!

Ti amo franceschina mia. Stai bene, starai bene!