Lettera pubblica

Cara Irene, sei la tua Te del passato, alla 19 settimana, in pieno loop di pensieri notturni. È qualche giorno che mi balenava in mente l’idea di scrivere una lettera e inviarla alla me del futuro. Più che altro per sapere come va, per sapere a che punto della vita sono e infine per sapere se in qualche modo ho imparato a gestire questi stupidi pensieri che ti fanno stare sveglia la notte. 

Da un anno a questa parte immagino che la tua vita sia cambiata radicalmente, la tua bambina avrà quasi un anno, probabilmente avrete trovato un ritmo tutto vostro e mi auguro tu sia tornata gareggiare, al momento ti manca così tanto che non ti capaciti di come in passato tu abbia dato per scontato l'opportunità di farlo, è proprio vero che quando perdi qualcosa ti rendi conto di quanto ti manca. 

Mi auguro che in un anno tu possa aver fatto pace con i pensieri che ti tengono sveglia la notte, futili pensieri se paragonati alla bellezza e alla fortuna che tu circonda. Ma non sempre sono in grado di ricordarmelo. Spesso mi concentro su ciò che non va, sulle persone che continuano a farmi del male a distanza di due anni, su gli errori passati e sui miei limiti presenti. Finendo per dimenticarmi delle cose che vanno bene, dei miei traguardi, delle persone che mi vogliono bene, dei miei errori sì ma anche degli insegnamenti tratti. Si fa presto a torturarsi nel pensare d’aver fallito, la realtà è che probabilmente la vita è un continuo sali e scendi e che probabilmente dovrò imparare a gestire queste discese prima di godermi a pieno le le vette delle mie salite. 

Spero tu abbia smesso di aspettare la sua approvazione, sappiamo di chi sto parlando. È inutile. Non perché non ti approverà mai, ma perché la sua approvazione non cambierà il tuo valore, sei preziosa ora e lo sarai sempre, non perché l’hai riconosciuto ma per i sacrifici e le cose che hai fatto e affrontato. Non tutti possono andare fieri di se stessi, tu si. La le del presente ti vorrebbe libera da queste mille paranoie, meno permalosa, più sicura di te stessa, impermeabile a tutti quei dementi che ti fanno vacillare. Chissà se il mio desiderio si avvererà. Io spero di sì. 

Fermati ad assaporare la fortuna nell’avere una persona accanto tuo complice e non sono partner, collaboratore, compagno, sostenitore, amico. Sei piena di fortuna, sii grata alla vita per questo, il resto non conta. 

Spero tu stia bene, io ora sto meglio. Spero solo che una volta inviata questa lettera i pensieri si tacceranno e così potrò tornare a dormire. 

Vorrei volermi bene e spero che tra un annoio abbia imparato a farlo. 

Buongiorno, buon pomeriggio o buona sera. Sei speciale.