Cara Emma del 5 giugno 2024,
mi emoziona mandarti un messaggio perchè so che quando leggerai queste parole sarà passato poco tempo da quando le hai scritte, ma potresti essere una persona diversa. Sai bene che giorno è, e che settimane hai passato. Si aprono due strade oggi, quella in cui hai passato l'esame, quella in cui non l'hai passato. Ti invito ora a leggere entrambe le parti. Che bello sapere che ora sai che cosa è successo davvero.
Cara Emma che ha passato l'esame di Francese III e che può finalmente laurearsi,
sei la gioia più grande e la persona che più vorrei abbracciare, per essere rassicurata. Questi mesi sono stati difficili e ti sei sentita (e mi sento io ora, mentre ti scrivo) sopraffatta, piena, e sbagliata. Ti auguro di provare mille emozioni ma di godere della felicità di questo momento, di festeggiare, dormire, finire la tesi in fretta e leggere, andare al mare e programmare tutti quei viaggi che vuoi fare. Lavorare, se vuoi, smettere se non ne senti il bisogno o se non ti fa più stare bene. Spero di parlare con te, e spero di renderti orgogliosa perchè sto vivendo per te e per la gioia di quei giorni che tu stai vivendo ora.
Cara Emma che non ha passato l'esame,
vorrei consolarti e piangere con te, ma dirti anche che ti risolleverai, e te lo prometto. Non pensare a fare la scelta giusta, ma pensa che ora devi solo stare bene (stare meglio) e spero che troverai (anzi so che lo farai) la forza per superare tutto, la rabbia positiva che ti porterà ad avere il mondo in mano. Non sei il mio fallimento. Non sei il fallimento della mamma. Non sei il fallimento del babbo. Tranquilla, andrà tutto bene. Non sei il fallimento della te di un mese fa, anno, 10 anni fa. Ora dormi, finisci comunque la tesi, vai al mare, programma tutti quei viaggi che vuoi fare. Lavora, se vuoi, anche tanto. Smessi se non ne senti il bisogno o se non ti fa più stare bene. Spero che vada tutto bene nonostante tutto.
Vivo per entrambe voi. Per la gioia della prima, per la rivincita della seconda. E alla fine siete sempre me.
Tua, la Emma di un mese fa.