Lettera pubblica

Cara Linda,

È passato, a quanto pare, un mese esatto dalla famosa prima lettera che ti/mi inviai. Sono successe tantissime cose nel frattempo.

Ci sono momenti di noia e momenti di gioia, bisogna saper viverli entrambi; in questo momento ti parlo da una camera da letto a Pantelleria, esperienza che ricorderai con enorme piacere.

Sto perseguendo i miei obiettivi, per quello che posso perché non sono invincibile. Dovrei studiare per la sessione ad esempio. Ma è una preoccupazione più tua che mia. 

Continua a fare il massimo e viverti le piccole cose con felicità, mentre quelle grandi con rassegnazione. Come dice tedua: “forse non credi al destino, ma non sei autosufficiente da solo”. Il decorso della vita avviene in maniera “strana” e predestinata attraverso delle piccole scelte che poi confluiscono in un “effetto farfalla”. Vivi con la consapevolezza che, nel quotidiano, adotti scelte con le quali puoi cambiare tantissimo il tuo futuro, senza però tralasciare che ciò che deve avvenire, avverrà. Insomma: non startene con le mani in mano ma non preoccuparti di ogni evenienza. Piuttosto, vivi di rimorsi e non di rimpianti.

Spero che questa lettera ti/mi trovi bene, sempre di più; mal che vada, ricordati che i momenti brutti esistono e devi solo saper avere pazienza, e trarne qualcosa. 

Un saluto,

Linda