Cara Katia del Futuro,
ti scrivo in un momento davvero vorticoso per me. E' il 2 aprile, è primavera, ieri è stata Pasquetta, ho trascorso dei giorni in famiglia un pò malinconici. Non so esattamente perchè, ma il mio umore era nero. Ho cercato di non farlo pesare a nessuno questa volta, di solito non mi faccio scrupoli, ma sono stanca di essere il riferimento dell'umore di tutti. Il periodo è particolare. Sono in crisi nera con il lavoro. Sono stanca del contesto, non ci credo più, in quello che faccio, in chi dovrebbe darmi una direzione e invece è spaventosamente incapace, nel gruppo di lavoro che è sempre meno squadra, sempre più in competizione, non ci sono più valori comuni condivisi, c'è solo opportunismo e anche la vecchia guardia, che teneva botta e che ha fatto la differenza fino ad oggi, sempre più vicina alla pensione, sta mollando. Io non mi sento più parte di nulla, vengo a lavoro in testa ho il vuoto, cerco di scrivermi obiettivi sull'agenda per darmi una smossa, una motivazione, ma la cosa dipende solo da me e in questo momento non sono stimolata, il fancazzismo è perpetuo e angosciante. Sto aspettando di iniziare il prossimo lunedì un percorso di affiancamento di 12 mesi con consulenti di carriera, ho voglia di dare una svolta al mio percorso lavorativo, ritrovare gli stimoli fare qualcosa per uscire da questo limbo. Sto aspettando che mi facciano sapere come si svolgerà questo percorso, ancora tutto tace ho un pò di ansietta e oggi non riesco proprio a focalizzarmi su altro. A livello familiare siamo in una fase tranquilla, Greta sta finalmente uscendo dai terribili 2, inizia ad essere più gestibile, si sta collocando per davvero in famiglia. Non è più il capriccio continuo, vedo in lei una "purpose" una ragione dietro a tutto quello che fa. Sta diventando grande e questo sta aiutando il mio rapporto con Giulio. Quest anno ho fatto un enorme lavoro su me stessa, mi sono spogliata di tutte le convinzioni, le aspettative che avevo su relazione di coppia, matrimonio, famiglia, mi sono messa completamente a nudo, ho resettato tutto. Ho deciso di darmi un tempo di un anno per capire se potevo starci in questa relazione. Senza pregiudizi di alcun tipo, tenendo sempre in considerazione che il mio modello non è IL MODELLO! ma non è detto che il suo modello sia comodo (o quanto meno sostenibile) per me. Questo approccio così leggero mi sta aiutando molto, sto iniziando a pensare che il mio problema fosse sempre e solo l'aspettativa. Che in fin dei conti dare un'etichetta a tutto non serve, capire le logiche per trovare il buono e il cattivo non serve, il fine è raggiungere il risultato necessario, non quello atteso, partire sempre dal bisogno e non dal benchmark. Perchè se ascolto veramente me stessa quello di cui ho bisogno, senza dargli necessariamente un vestito, è più facile. Avere la presunzione di decidere anche come soddisfarlo quel bisogno quando non dipende da me al 100% fa solo male. Voglio continuare su questa strada. Vediamo dove ci porterà. Per il momento ci sta dando l'opportunità di provare a fare il secondo figlio. Come per Greta non è un processo automatico, è come se l'Universo stesse aspettando il momento giusto. Sicuramente la cosa necessita di tutto il nostro impegno, e vista l'importanza della cosa, mi sembra pure giusto! Chi lo sa se tu sarai a casa a cullare un altro bebè o sarai nel pieno della svolta della tua carriera? O forse starai gestendo entrambe le cose?! Che emozione al solo pensiero! Sono abbastanza convinta che questo 2024, anno bisestile, come tutti gli anni bisestili della mia vita, abbia portato delle novità importanti, o anche solo una maggiore consapevolezza. Non vedo l'ora di scoprirlo. La mia più grande speranza è che tutta la mia famiglia stia bene, in salute e serena. Che mio fratello abbia trovato la sua strada, almeno lavorativa, e abbia finalmente messo un punto a questa università che non lo rappresenta per niente. Spero che Greta sia una fase di scoperta gigantesca, alla scuola dei grandi, mi immagino un grande entusiasmo! Spero che il passaggio al vasino sia stato meno tosto di quello che mi aspetto e che il mio nuovo orario lavorativo estivo non abbia creato troppe difficoltà nella gestione della quotidianità. Se mi chiedi un obiettivo per questo anno, è la consapevolezza e la calma, questa parola è anche nella mia vision board, è importante per me tornare a respirare e anche a godermi un pò di leggerezza. Ritrovare la voglia e il gusto della socialità e del divertimento, che in questi anni ho perso. Spero di aver riacquisito la mia voce, di aver superato il problema alle corde vocali. Spero si stia aprendo per me un mare di opportunità, che sia come madre di due o come madre di una in carriera. O tutte e due.. non voglio darmi limiti. Voglio puntare sull'abbondanza, perchè tanto so che se voglio ce la faccio. Chissà se staremo continuando ad andare dalla psicologa o riusciremo finalmente ad investire quei soldi in qualcosa di bello e non più di curativo. Chissà se finalmente il mio portafoglio riderà un pò di più? Chissà se saremo riusciti anche a fare qualche altro investimento (tipo... la camera nuova!) o se avremo deciso di aspettare un altro bel momento di liquidità. Insomma, sono curiosa di sapere come andranno le cose, e sono ansiosissima di vivermele tutte a pieno. Per ora ti abbraccio forte e ti ribadisco di quanto ti voglio bene e di quanto io sia orgogliosa di te, nonostante tutto per dove sei arrivata, per la donna e mamma che sei, per il lavoro che hai fatto e che stai ancora facendo su di te e per la tua voglia, instancabile, di migliorarti. A presto. Ti voglio bene.
Katia del Presente