Ue ue, quanto è strano scrivere oggi 24 agosto 2022 (19:34), provando a immaginare in quale posto starai adesso leggendo questa lettera, nel mese di novembre (!!!). Comunque, inizio raccontando un po' in che punto della vita mi trovo io adesso: sono positiva da sei giorni, nonostante abbia avuto qualche sintomo già un paio di giorni prima, dunque otto giorni fa. Mi sento meglio rispetto ai giorni passati, al momento ho mal di testa, muchi (raffreddore e tosse), a tratti saliva amara e stanchezza, infatti non sono riuscita a studiare molto oggi pomeriggio. E per studiare intendo che sto sottolineando e facendo riassunti del libro di Psicologia clinica per la Magistrale, anche se dovrei scrivere l'introduzione e la conclusione della tesi, oltre a compilare il frontespizio. Non ho molta voglia, soprattutto rispetto a quest'ultima cosa che ho scritto di dover fare, non ho davvero idea di cosa poter scrivere soprattutto nella conclusione, e devo consegnare tutto il 5 settembre. Dunque, un po' di tempo ce l'ho, ma devo iniziare, spero domani. Dalla mia stanza sto sentendo il tapis roulant di papà, che va veloce. Nel momento in cui non riesco a ignorarlo e comincio a concentrarmi su questo rumore, devo ammettere che mi dà davvero tanto fastidio, mi innervosisce, spero di non sentirlo più, e non perché lui smetterà ma perché io non sarò nei pressi di questo attrezzo. Come si nota, cerco di non pensare tanto al fatto che tra quasi una settimana (il 2) io abbia il test di Psicologia scolastica e di comunità e tra due settimane (il 9) quello di Clinica; è un po' l'atteggiamento che adotto da mesi, insomma da quando ho preso questa scelta come quella definitiva. Cerco quanto più riesco di non pensarci, o comunque di pensare in negativo, dunque non porre troppe aspettative su ciò che sarà di me anche solo tra un mese; faccio così, oltre per sfuggire dall'ansia, anche per la paura, per questa enorme incertezza che caratterizza la mia vita in questa fase e che continuerà a caratterizzarla al massimo per altre due settimane. Tu invece sei lì, ormai questa fase l'hai superata e ne stai affrontando un'altra, e ora che ci penso sei anche laureata, congratulazioni! Alla fine di che colore l'ho scelta la tesi? E il vestito? La festa? Le elezioni del 25 settembre?! Vedi, quanta indefinitezza... Io davvero non riesco a immaginarmi da qui a tre mesi, o meglio se devo mi immagino in una stanzetta mia, mia da poco, ma che ho provveduto ad arredare con foto, locandine e copertine di album. Scusami se non è così, non è colpa tua, forse il destino ha in serbo per noi qualcos'altro. Lo dico per te, perché immagino che tu abbia anche superato eventuali delusioni del mese di settembre, difatti sono io quella ad essere più vicina a questa eventualità. Ecco perché evito di pensarci.
Escludendo un po' dalla mente e da questa lettera la Magistrale, mi auguro che tu sia andata a qualche altra festa, qualche altro locale. Ho scoperto da poco quanto mi piacciano cose del genere, perché alla fine c'è un po' tutto quello che preferisco e che mi fa star meglio: la validazione maschile, la musica da cantare e ballare, persone allegre, che sembrano avere la vita più felice di sempre ma che poi ci rifletto e penso a quanto interessante sia riflettere sugli altri. E su di me. A quanto sia interessante pensare al fatto che una bella serata possa farti dimenticare per un po' tutto quello che fino a poco prima ti ha ferito e ti ha tenuto la mente impegnata e i pensieri incastrati. Sto pensando anche al fatto che ci saranno, inevitabilmente, nuove persone nella tua vita in questo momento. Quanto è strano? Il fatto che un nome che ad oggi non mi dice nulla, o mi dice cose relative al passato, a te dirà tutt'altro. Che so, ad esempio Martina, Antonio, Fabio, Lorella (??), Sara, Luigi. Boh, mi sono venuti in mente a caso, a te dicono qualcosa? Spero che tu stia trovando più tempo per te stessa, anche se nella mia testa gli impegni che avrai sono infiniti. Spero che tu sia soddisfatta, per lo meno prenditi un attimo e sentiti soddisfatta per me che non so nulla. Sii soddisfatta perché hai sostenuto due test, perché hai scritto una bella tesi, ti sei laureata, hai cominciato un nuovo percorso, hai conosciuto nuove persone. A proposito, ma Elisabetta?
Spero che tu sia nutrendo tutte quelle piccole e grandi cose che ho, finalmente, scoperto piacermi. Spero tu ti stia concedendo di farti piacere ciò che realmente apprezzi, senza troppo pensare all'idea che gli altri hanno in merito a ciò che tu ritenga più o meno bello. Spero che tu non stia permettendo, e non abbia permesso, a nessuno di metterti i bastoni tra le ruote e soprattutto spero che la tua determinazione non ti abbia fatto sentire in colpa. Non è una colpa se desideri andare via, se ti piacciono i locali, se spesso ami restare in casa, se vuoi mangiare qualcosa piuttosto che altro, se vuoi mettere like alla storia di uno che neanche ti piace. Sei adulta ormai. Stop, aspetta. Non lo dico per metterti ansia, anche se so che questo termine ci ha sempre spaventato. Prendi tutto ciò che di bello porta con sé la giovane età adulta, ricordi Arnett (si chiamava così)? La libertà di prendere delle scelte in modo autonomo, perché sì, è una libertà e non una difficoltà. La libertà di poter contare solo ma sempre e comunque su te stessa. La libertà di saper stare da sola con te stessa, di poter fare qualcosa con la tua sola compagnia. Che grande fortuna è? La libertà di frequentare i posti che vuoi, incontrare le persone che desideri, aggiungerne alcune e cacciarne altre dalla tua vita. La libertà di essere te stessa a 340 gradi. No, non 360. Perché è sempre anche implicata la libertà di scoprirti giorno per giorno, metterti in discussione, contraddirti su certe cose e sentirti sicura su altre. La libertà di sapere cosa farai domani e la libertà di non saperlo.
Penso sia venuta fuori una lettera molto lunga, chissà forse la più lunga tra tutte quelle che ho scritto. Ci sarebbero così tante cose da dire, però ora mi fermo approfittando della sensazione di aver coperto tutti i temi più importanti. Ho scritto queste ultime parole con la canzone "Our last summer" in sottofondo, dalla colonna sonora di Mamma Mia!. Vuol dire qualcosa? Non l'avevo mai ascoltata prima. Ora c'è Seventeen di Marina, anche questa nuova. Concludo prima che cominci a elencare tutta la mia coda di brani. Ora sono le 20:10. Ti abbraccio forte, sii fiera, sii leggera, sii libera, sii adulta. Non è una raccomandazione pretenziosa, un rimprovero, ma una carezza sul viso. Grazie.