Cara Melania del futuro, non ho ancora scritto nulla e sono già in lacrime, perché ti scrivo in un periodo che, senza girarci troppo intorno, fa veramente schifo con la speranza che, tra un anno, rileggerai questa lettera tirando un sospiro di sollievo al pensiero di averlo superato e di aver trovato tutte quelle risposte che oggi sembrano un traguardo inarrivabile. Prima di entrare nello specifico delle situazioni, ci tengo tanto a porti una domanda, la più importante: sei ancora tormentata o sei serena? Io ti auguro di essere serena, lo meriti. Perché, in fondo, nonostante ciò che si dice di te e ciò che tu stessa sei stata convinta a credere di essere, io convivo con te tutto il giorno, tutti i giorni, da circa 20 anni e forse solo io so chi sei davvero. So che non sei la cattiveria che esce dalla tua bocca quando ti senti attaccata e non ti riconosci nelle tue stesse parole, so che non sei tutti i silenzi di cui ti viene fatta una colpa ma di cui, in realtà, non dovresti fare un problema perché sono semplicemente parte del tuo carattere, so anche che non sei la “ribelle” che tanto ti recriminano di essere, anzi, sei una delle ventenni più tranquille che la nostra generazione può vantare, sei solo una persona ansiosa della vita e del tempo che scorre che, per questa ragione, vorrebbe vivere al massimo senza che niente e nessuno glielo impedisca. A questi propositi, ti chiedo: cosa e come hai risolto tutte le difficoltà, i dubbi e le incertezze che stanno assalendo questo periodo della nostra vita? E quindi, sorge spontaneo chiedertelo, hai scelto di vivere la tua vita nella totale indipendenza, concentrandoti solo e solamente su te stessa, al massimo delle tue energie e possibilità oppure hai capito che Leonardo è l’uomo della tua vita e che, a costo di rinunciare ad un vasto bagaglio di vita, il tuo destino porta il suo nome e l’amore che vi lega è più forte delle motivazioni che potrebbero dividervi? Credimi se ti dico che sono tanto sollevata al pensiero che tra un anno, quando leggerai questa lettera, sarai, in un modo o nell’altro, uscita da questo limbo e avrai fatto una scelta. Sembra essere banale come indecisione, ma nessuno più di noi due potrà mai sapere come in questo momento la tua mente è inquieta e angosciata, in bilico tra due amori: quello per un uomo e quello per te stessa. È vero, non è obbligatorio che questi si escludano a vicenda, ma nel tuo caso si. Non che Leonardo causi il tuo male, anzi, tutto il contrario: lui più di tutti vuole il tuo bene e ti aiuta a costruirlo. Non è da lui che dipende, ma da te: hai perso troppi anni della tua vita e, con essi, tutte le esperienze e le emozioni che ti avrebbero potuto riservare. Oggi, sei costretta a scegliere tra il recupero di ciò che ti è stato tolto e la scelta di rinunciarci per quella che è un’altra strada che la vita ti ha riservato. Io ancora non so cosa sia meglio per te ma sono sicura che, magari anche dopo aver alternato diverse decisioni, tra un anno tu sarai stata in grado di individuare il meglio per te. Non so sinceramente cosa augurarti, sono ancora molto combattuta in questo momento: da un lato spero che tu abbia, per la prima volta, pensato a costruire la tua persona e il tuo bagaglio di vita, voglio immaginarti sorridente in mille posti diversi in cui ballare una bella canzone con le tue amiche del cuore, o magari in qualche posto straniero dove farai delle cazzate in loro compagnia che non dimenticherai mai, ma poi non posso fare a meno di immaginarti, non tra molto tempo, in una casa tutta tua con una famiglia, un uomo valido al tuo fianco e quel bimbo o quella bimba che tanto hai desiderato, con ogni singola cellula del tuo corpo (e qui scappa la lacrima), e questo non può che farmi pensare che la tua scelta migliore, forse, sia un’altra. Io ti consiglierei di non perderlo Leonardo, ti ama quasi come ti ama il tuo papà, e questo non è poco, e per il quadretto di vita che ho in mente per te lui ti posso garantire sia più che adatto, anche se è contornato da tanto grigiore, ma posso garantirti che sarà un ottimo compagno di vita, proprio la persona di cui hai bisogno tu per diventare migliore, e sarebbe il papà perfetto per i figli che tanto vuoi crescere nella maniera più perfetta che esista. Lo so che anche tu vedi la luce in tutto il buio che è la sua persona, perciò non farlo scappare, non fare in modo che un’altra donna possa farne tesoro, per adesso la sua anima è ancora tua e per questo eserciti ancora un grande potere, ma la sua durata sarà breve. Però so anche che ora la situazione è abbastanza fresca, non ho ancora le idee chiare. Tu, invece, tra un anno le avrai e solo tu potrai sapere quale sia realmente la scelta migliore.
Sempre a proposito di questo pessimo periodo, come va il rapporto con i tuoi genitori? So che in questo momento è molto conflittuale, sembrano essere i tuoi peggior nemici e la principale causa del tuo male. Forse è così, il loro comportamento e le loro taglienti parole non stanno facendo altro che distruggere ulteriormente la tua persona, ma stento a credere che dei genitori possano realmente desiderare il male dei propri figli, quindi spero riuscirete a trovare un punto d’incontro. Goditeli finché ci sono, perché non sono eterni.
L’università come va? In questo momento odio ricevere questa domanda ma tu, tra un anno, mi risponderai serenamente che tutto va per il meglio, io lo so che mi darai grandi soddisfazioni. Non pensare mai più di non essere abbastanza, perché sai perfettamente che il valore delle tue capacità spesso ha sorpreso anche te, devi solo trovare un po’ di serenità interiore per riuscire a riconoscere di nuovo l’importanza di questo grande impegno che hai intrapreso, e per ritrovare la voglia, l’entusiasmo e la concentrazione nel dedicartici.
Quanto a te, come stai? So che non te lo chiede mai nessuno, ma non pensare mai che sia perché nessuno ti vuole abbastanza bene, devi solo perdonarli per non essere abbastanza bravi nell’ analizzare la tua persona. Tu però ci metti anche del tuo eh, non puoi pretendere di non esprimere neanche con una parola tutto quello che porti dentro e di essere capita. Forse sei brava in questo, sembra che tu non abbia nessun pensiero particolare, e quindi le persone non sentono di chiederti come tu stia perché non immaginano minimamente tu possa non stare bene o i pensieri che assalgono quotidianamente la tua testa. Ma io lo so, io ci vivo in quella testa, quindi a me puoi rispondere: come stai? Non mi aspetto che tu mi risponda di stare bene, perché quelli come te che pensano ogni secondo della propria giornata non staranno mai bene, però mi auguro tu possa rispondermi che stai meglio rispetto a quando hai scritto questa lettera, sarebbe già un traguardo. Hai ancora gli attacchi di panico? Hai ancora l’ansia quando sei in macchina con tutti i finestrini chiusi o quando percepisci troppi pensieri tutti insieme? Capita ancora che durante la notte tu pensi di essere letteralmente pazza quando vai in tilt al pensiero che, anche se oggi credi di essere eterna, un giorno non avrai più la possibilità di vivere? O al pensiero che il tempo sembra scorrere lento ma in realtà scorre troppo veloce? O che la vita sia solo una e troppo breve per essere tutto quello che si vorrebbe essere e che quindi sei condannata all’infelicità perché dovrai sempre accontentarti di una sola scelta? Hai ancora il profilo di Instagram senza neanche una tua foto? E la tua stanza, ancora non ci hai aggiunto uno specchio? Metti ancora la borsa sulla pancia quando sei seduta? Quando sei in giro, magari con il tuo fidanzato se ci sei ritornata, ti viene ancora il battito accelerato e lo stimolo di stringere le mani quando vedi delle ragazze che sono più belle di te o vestite meglio, o che sanno fare più cose di quelle che sai fare tu per la paura che lui possa accorgersi che tu non sei niente di particolare? Io mi auguro tu abbia risolto questi problemi, che magari abbia accettato anche di farti aiutare, perché meriti di essere una persona serena mentalmente. Forse è per questo che ti consiglio di prenderti altro tempo per te stessa, per costruire quella serenità e quell’autostima che sono indispensabili per amare in modo sano un’altra persona e per avere chiare le scelte da prendere per il tuo bene.
Sappi che io, nonostante sono la tua migliore rovina, sono anche l’unica che tifa per te e che lavorerà affinché tu raggiunga tutti i traguardi che ti ho augurato. Ti do un forte abbraccio, già ansiosa al pensiero che quando leggerai questa lettera io non esisterò più perché come ho già detto, il tempo scorre, e domani non siamo più quello che eravamo ieri.