Ciao E, o meglio, ciao alla me del futuro. Da dove inizio? Ho così tante cose da dirti e da domandarti...meglio che mi dia una mossa.
Innanzitutto, vorrei chiederti: come stai? Ed esigo che tu mi risponda in maniera più sincera possibile. Sicuramente ti starai domandando il motivo di questa lettera, ed io ti rispondo che una vera e propria motivazione non c'è. io la chiamerei più esigenza. non sono nemmeno certa che questa lettera ti arriverà sotto gli occhi o chi lo sa, cambierai email e non la leggerai mai.
Ho 16 anni e ti sto scrivendo con la mentalità di un'adolescente che non ha l'età né per essere grande, e neppure di essere piccino. E sappiamo entrambe che le vie di mezzo non ci sono mai piaciute. Chissà se il tuo modo di pensare è cambiato, chissà cosa stavi facendo prima che ti comparisse questa lettera sotto gli occhi. Magari, se ne avrai il tempo, potrai rispondere a tutte queste domande in forma scritta, e così potrai anche fare un confronto perché...beh, 5 anni sono tanti, anche se volano in un battito di ciglia, possono cambiare tante cose, forse troppe. E io so che tu ti sentirai sempre intrappolata dentro la vita di una sedicenne. D'altronde non hai mai avuto il coraggio e la voglia di crescere, perché noi giovani siamo invincibili, è così che cita Cercando Alaska. La verità è che è una grandissima cazzata. Noi giovani siamo tutt'altro che invincibili. Ci spezziamo così facilmente ed è così difficile ricomporci.
Io mi auguro che tu in questo momento sia felice, che tu stia facendo ciò che hai sempre voluto fare, anche se io adesso non lo so ancora. Non lo so cosa voglio fare, siamo nate indecise, questa è l'unica cosa che so di certo. Mi auguro che tu stia studiando quello che ti appassiona, e che tu non abbia più problemi a controllare l'autostima.
Dannata autostima che va e viene come la marea. Io mi auguro che tu sia riuscita a controllarla. Perché io non ci riesco, non mi sento all'altezza persino delle cose che desidero fare, capisci, quanto è assurdo? Non mi sento abbastanza anche nelle cose in cui sono sempre stata portata, in cui so di avere delle capacità. Mi ero ripromessa di iniziare questo nuovo anno con molti buoni propositi, tra cui, portare le cose a termine e non procrastinare, dannazione!
E mi ritrovo qui, al termine delle vacanze di Natale a scrivere una lettera che forse non verrà mai letta, invece di fare i compiti. Ma io sentivo il bisogno di scriverti da tanto tempo, e non ho più resistito. Oggi ho avuto un crollo, ho pianto, e l'ho fatto anche ieri, l'altro ieri e i giorni addietro. E molto probabilmente andrà così anche per i giorni in avanti. Io mi auguro che tu ripenserai a questo periodo di merda ridendoci sopra, mi auguro che sarà per te un lontano ricordo.
Non mi era mai capitato di piangere all'improvviso, dal nulla, solo ripensando alle mie incapacità o piangere perché non riesco a vedermi in futuro. Forse ho trattenuto per 16 anni le lacrime fino a riempire tutta la botte che ho dentro. Sono sempre stata una ragazza di poche parole, introversa, non ho mai pianto davanti a nessuno e non ho mai parlato dei miei problemi con nessuno. Chi meglio di te sa che detesto sentirmi esposta agli occhi degli altri, perché ciò mi fa sentire vulnerabile. Ma ho capito che tutti, in fondo, lo siamo. E che, come ho letto nel Fabbricante di Lacrime, la fragilità del cristallo è la sua raffinatezza. Per cui, ho capito che la sensibilità è semplicemente una raffinatezza dell'animo. Il problema però, è che quella sensibilità sono sempre riuscita a occultarla davanti agli altri, pensando fosse un difetto. E sono finita per crearmi un vello di antipatia, di apatia, insensibilità e freddezza. Eppure nessuno sa che dentro, io sento tanto, troppo. Sento così immensamente da trattenere le lacrime ai finali dei film, e a piangere in stanza da sola alla fine dei libri. Adesso sono della convinzione che io sono il fabbricante di lacrime di me stessa...chissà se ricorderai quel libro. Mi ha lasciato tanto, quanti pianti ci siamo fatte, eh?
I libri...il nostro rifugio. Qual è il tuo libro preferito, a distanza di anni? Mi chiedo quanti tu ne abbia letti finora, e se tu legga ancora...io lo spero. Mi domando anche se tu abbia continuato a scrivere, ti riesce così bene, anche se dubiti così tanto di te stessa. Vorrei proprio sapere se la tua scrittura sia migliorata, evoluta, se tu abbia dimenticato il grande progetto che adesso porto nella mente. Io spero che tu abbia posto le basi per realizzarlo, spero che tu abbia compreso a cosa mi riferisco. O magari chissà, l'hai realizzato per intero e stai già pensando ad un altra idea da concretizzare su carta. Mi auguro con tutto il cuore che in questi anni tu non abbia mai smesso di scrivere, e se l'hai fatto, prendi questa lettera come un segno per ricominciare immediatamente. Perché tu scrivi per te stessa prima di tutti, non devi dimostrare nulla a nessuno con quello che scrivi; è la tua valvola di sfogo, non privartene mai.
In quest'ultimo periodo mi è sempre sorto nella testa il fatto di non potercela fare. Mi hanno sempre ripetuto che io prendo le cose troppo seriamente. E forse hanno anche ragione. Penso troppo, penso, penso, penso ma poi non faccio. Hai continuato ad andare a lezione di piano? Hai superato l'esame della certificazione B2 di inglese? Non mi sento all'altezza. Hai ottenuto l'eipass? Con quanto sei uscita all'esame di maturità? Mi auguro che per una buona volta, tu tu sia sentita in grado, soddisfatta di te stessa.
Ci è sempre piaciuta la solitudine, per questo ti chiedo, chi sono i tuoi amici ora? Sei riuscita a festeggiare il tuo compleanno di 18 anni? Com'è stato? Qualcuno ti ha mostrato il filmino con tutte le foto e hai pianto? B è rimasta o è andata via come hanno sempre fatto tutti? Cosa fa lei ora, sei in contatto? Voglio che tu mi dica, sinceramente, le persone che sono rimaste al tuo fianco in questi anni.
Come stanno mamma e papà? L, quel birbantello, ha finito la scuola, adesso cosa fa? E i nonni, come stanno? Puoi ancora abbracciarli o ti accontenti dei momenti vissuti con loro...non voglio chiederti proprio quella parola, mi spaventa un po' pensare alla fine della vita delle persone a cui tengo.
Altra cosa, come va la situazione covid? Sembra un incubo ora, tant'è che sono costretta a stare in dad, di nuovo...
Cos'ha cambiato la tua vita durante questi lunghi anni? Sia in positivo che in negativo, intendo. Vorrei proprio saperlo...o forse no, odio gli spoiler. Chissà se hai trovato l'amore, se l'hai vissuto e continui a viverlo, oppure l'hai vissuto ed è finito per sempre. A quest'età non ho mai creduto così tanto nell'amore, non credo che l'essere umano sia capace di amare in modo puro. In questo momento considerò più proficuo concentrarmi sulla carriera...chissà se lo stai facendo anche tu, chissà se, su questo punto, siamo ancora della stessa idea. A proposito...come vanno gli studi? Hai conosciuto molte persone nuove? Hai viaggiato, sei andata all'estero? Ho sempre adorato viaggiare sin da piccolina...
Questa lettera sta assumendo una prolissità stratosferica, lo ammetto, ma ne avevo bisogno. Datemi penna e calamaio e le lacrime vanno via. Questa frase mi rispecchia...beh, l'ho appena inventata io (però shhh). Beh, credo sia giunta l'ora di salutarci, mi sto dilungando troppo. So che gli addii non ci sono mai piaciuti, ma dopotutto non considerarlo un vero e proprio addio questo. Perché la me sedicenne avrà sempre un posto riservato dentro di te. Spero che leggendo questa lettera, e ripensando a tutti i momenti difficili, alle mie e tue insicurezze, alla bassa autostima e alla paura di non potercela fare, tu possa sbattergli un sorriso di vittoria e dire: "Ce l'ho fatta CAZZO, alla fine ho vinto!" Spero che la sedicenne che custodisci dentro di te sia soddisfatta della strada che hai percorso e di dove sei arrivata, e affamata di percorrerne ancora altra. Non smettere mai di credere in te stessa, non smettere mai di imparare, non pensare mai di non essere abbastanza, continua dritta per il tuo cammino senza badare alle occhiatacce altrui, scansando tutti quelli che ti fanno sentire sbagliata, o che ti dicono cosa fare, se quello che ti impongono non coincide con quello ce vuoi fare tu. Perché come dice Neil...le fate hanno le ali per volare, per allontanarsi dal male e da chi provoca loro sofferenza. E tu vola, vola dritto verso la tua isola che non c'è, anche se si diverte a giocare a nascondino, ti assicuro che esiste. E ti sta aspettando.
Per questo ti dico, sono fiera di te, qualsiasi cosa tu stia facendo o voglia fare. Guarda una stella in cielo e lascia che offuschi tutti i tuoi dolori, o guardane tantissime se il dolore sarà tanto. Perché ne sarà, la vita funziona così...e per questo cadrai, cadrai innumerevoli volte. Cadrai e molto probabilmente ti spezzerai, ti romperai in mille pezzi. Ma mi devi fare delle promesse.
Promettimi che quando penserai di essere rotta, ti ricorderai di quanto siano meravigliosi i cocci spezzati di un mosaico, perché tu sei così. Mi devi promettere che ti rialzerai sempre, più forte di prima, e che piangerai, piangerai tantissimo perché la sensibilità é una raffinatezza del diamante che sei. Mi devi promettere che penserai a me, quando crederai di non poterci riuscire. Penserai a me e dirai..."Cazzo, quanta strada ho fatto dopo aver pensato di non potercela fare." Mi devi promettere che darai a te stessa un'altra possibilità, anzi, darai a te stessa infinite opportunità perché te lo meriti. Te lo meriti perché è il mondo ad essere sbagliato e non tu. Mi devi promettere che amerai, e che concederai te stessa solo a chi dimostra di meritarti, perché tu vali. Vali tanto e non smetterai mai di valere. Promettimi che se hai smesso di scrivere, ricomincerai, perché è la cosa che ti riesce meglio. Mi devi promettere che ripenserai a chi ha sempre creduto in te stessa quando tu eri incapace di farlo. Penserai a tua nonna, ai tuoi genitori e alla tua professoressa di italiano. Lei ci ha sempre creduto, lei ti ha mostrato quanto grande è il tuo potenziale. Ripensa agli occhi della tua prof quando lesse la poesia che portasti al concorso, ripensa il suo stupore, il suo orgoglio nei tuoi confronti e a quanto ti ha fatto sentire speciale. Ripensa alle sue parole quando ha detto a tua madre: "Quando leggo ciò che scrive, sembra un vero e proprio romanzo. Lei ha una dote, e non smettere mai di coltivarla. Il tuo lessico è forbito e ricco, eppure racconti con così tanta delicatezza". Ti prego, non pensare mai di annoiare con ciò che scrivi. Promettimi che non deluderai mai le persone che hanno creduto in te e soprattutto, che non deluderai mai te stessa. So che sarà difficile, ma a noi non sono mai piaciute le cose semplici, d'altronde. A noi piace sfidare l'impossibile.
Ricerca la felicità ovunque. Promettimi che farai ciò che TU desideri fare, ciò che tu hai sempre desiderato. Non pensare mai di non potercela fare, che la delicatezza sia fragilità, o di non essere abbastanza per questa vita. Promettimi che non avrai paura e, se l'avrai l'affronterai a duello. Perché la paura ti impedisce di volare, di spiccare il volo verso la tua isola che non c'è, ti impedisce di vivere.
E io voglio che tu viva, che tu lo faccia fino in fondo. Voglio che tu viva a modo tuo senza smettere mai.
Perciò promettimelo, mantieni la promessa. Credici, credici perché vali. Tanto, sappilo.
- con amore, dalla tua te sedicenne, 9 gennaio 2022
P.S. sorridi ogni tanto, perché io ci sarò sempre, dentro di te. e non mi trinciare per gli eventuali errori ortografici, tieni a bada le tue manie perfezionistiche ;)