Ciao Sara,
non lo ricorderai ma un anno fa sei stata tu stessa a scriverti questa mail. Come vanno le cose? La tua carriera è avviata? Sei diventata la nutrizionista di successo che tanto desideravi? Dove sei ora? Quando hai scritto questa lettera eri incerta su dove ti avrebbe portato il futuro, ma eri disposta ad andare dappertutto pur di seguire sempre il tuo cuore, in amore, nella carriera, nelle passioni (tra queste spero sia rimasto il ballo). Il pilates è ancora presente nelle tue giornate? (Perché prima lo odiavi un po’) Un anno fa avresti dovuto essere agli sgoccioli per laurearti, ma eri mentalmente e fisicamente stanca, esausta, non eri contenta di te stessa, di come studiavi, di come affrontavi le sfide e questo ti buttava sempre più giù. Spero tu oggi sia meno autocritica, più organizzata, più incentrata sulle tue priorità, più organizzata, più dedita a te stessa.
Quando hai scritto questa lettera avevi iniziato da qualche mese un percorso psicologico, come sta andando? Hai imparato a dare un equilibrio alle varie versioni di te? Hai smesso di dipendere dalle circostanze che hai intorno? Hai iniziato a pensare un po’ di più a te stessa, a darti più rispetto, più amore, pur mantenendo quell’empatia che hai sempre un po’ amato e un po’ odiato? Hai imparato a lasciar andare ciò che ti fa male anche a costo di staccarti un piccolo pezzo di cuore e di anima?
Con gli amici che rapporto hai? Chi è rimasto? Con chi sei rimasta? Chi e cosa ti nutre l’anima ora? Sei felice di quello che hai? Hai rimpianti? Rimorsi? Hai raggiunto la tua indipendenza? Che progetti hai?
Con la tua famiglia come va? Hai imparato a farti da parte nei rapporti altrui? A distaccarti dall’idea che tu e tua mamma siate la stessa persona? Hai smesso di arrabbiarti per atteggiamenti di tuo padre che ti infastidiscono? Hai maturato il rapporto con tuo fratello? Vi vedete?
E in amore? Non sei mai stata un granché, hai sofferto tanto, sei stata tanto felice ma anche tanto triste. Come lo vivi oggi? Sei contenta di quello che hai?
Un anno fa stavi piangendo perché eri in un tunnel di cui non vedevi il fondo, ti sentivi sulle montagne russe, in un turbinio di emozioni che stavi imparando ad individuare ma non ancora a gestire. Spero tu oggi sia felice, che abbia superato quegli ostacoli e che stia iniziando a scrivere la tua storia, non senza difficoltà ma con un’enorme voglia di vivere, di fare, e di gioire, delle grandi e delle piccole cose.
Ti auguro il meglio,
La te di un anno fa.